La colpa è certamente dell’inciviltà della gente, ma il Comune non riesce ad arginare il fenomeno.
Passoscuro, la patria delle mini-discariche
Il Faro on line – Passoscuro invasa dai rifiuti. Non mega discariche visibili lontano un miglio (a parte una vecchia casa diroccata sul lungomare ormai diventata un’isola ‘poco’ ecologica), ma una miriade di punti in cui gente incivile lascia qualsiasi cosa. Spesso nascondendola negli anfratti dei parcheggi, altre volte in mezzo ad aree sterrate, altre volte addirittura negli spazi sotto i muretti dove le persone civili e che pagano le tasse sistemano i propri mastelli. Uno sfregio vero e proprio al concetto di civile convivenza, e la testimonianza di un grado di inciviltà ai massimi livelli. Non è certo da fuori che vengono creati questi scempi; il pendolarismo può a vere una sua incidenza, ma non basta per spiegare il fenomeno.
Il grido d’allarme ci è arrivato dai residenti e Il Faro on line come sempre è partito alla ricerca della verità, per toccare con mano ciò che ci veniva segnalato.
La mappa
E allora facciamo presto a fare una mappa delle sozzerie: il muretto del parcheggio tra Nautin Club e le Sirene, ad esempio, o via Ghilarza, via Carbonia, via Selargius, via Oliena, via Siniscola, largo Santa Maria di Navarrese, ed mettiamoci pure il piazzaletto in via San Carlo a Palidoro (tanto per non fermarci solo a Passoscuro).
Uno stillicidio: sacchetti d’immondizia, materiale di risulta, plastiche… di tutto. Così non si va da nessuna parte, e se è vero che la responsabilità soggettiva di ciò che sta accadendo è della miriade di cittadini che se ne fregano delle regole e utilizzano le strade come fossero pattumiere, la responsabilità oggettiva è del Comune, che non sembra in grado di arginare il fenomeno. L’idea di arrivare al 100% di raccolta differenziata è assolutamente giusta e da perseguire, ma bisogna avere la capacità di gestire questo percorso, altrimenti a fronte di una bella idea abbiamo un pessimo risultato. Esattamente quello che si vede a Passoscuro.