#Livorno devastata dal #maltempo, 6 morti e 2 dispersi
In totale sul territorio livornese, da ieri sono caduti 260 millimetri di cui 230 in 3 ore.
#Livorno devastata dal #maltempo, 6 morti e 2 dispersi
Il Faro on line – Una città devastata da un nubifragio che in quindici minuti ha scaricato 38 millimetri di pioggia, provocando frane e smottamenti e causando 6 vittime e 2 dispersi. In un appartamento seminterrato morti padre, madre un bambino di 4 anni ed il nonno. ‘
Una bomba d’acqua più intensa di quanto lasciava presagire l’allerta meteo’, così il sindaco di Livorno Nogarin spiega quanto accaduto. Domani scuole chiuse nella città toscana. Disagi anche a Roma: allagamenti in varie zone, automobilisti bloccati nelle macchine, rami e cavi caduti. Chiuse e poi riaperte alcune stazioni della metropolitana.
L’ esperto, è stato fenomeno secolare
“E’ stato un evento eccezionale, sicuramente un fenomeno secolare. A memoria nella zona di Livorno e di Pisa non ne ho ricordo. Calcoli che in una notte è caduta la pioggia che nel Livornese cade di solito in 5 mesi”. A parlare è Bernardo Gozzini, amministratore unico del consorzio Lamma, Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, partecipato da Regione Toscana e Cnr.
Riguardo a quanti millimetri d’acqua siano caduti la notte scorsa, Gozzini specifica che al pluviometro di Valle Benedetta a Livorno lo scroscio piu’ violento è stato di 38 mm in un quarto d’ora. Il picco lo ha totalizzato Quercianella: 42 mm in 15 minuti, intorno alle 3. In totale sul territorio livornese, da ieri sono caduti 260 millimetri di cui 230 in 3 ore, dalle una alle quattro della scorsa notte, e in un’ora, dalle tre alla quattro, sono stati oltre 100.
Tanta anche l’acqua registrata dal pluviometro di Bocca d’Arno a Pisa: da ieri mattina 250 mm, solo che la pioggia si è intensificata in un arco di tempo più lungo: 230 mm tra le 19.30 di ieri alle 2 della notte scorsa, punta massima 24 mm in un’ora. “Precedenti analoghi di piogge così intense e in così poco tempo? – aggiunge Gozzini -. A memoria non ne ricordo su queste zone, in Toscana si può risalire al 2011 in Lunigiana, 400 mm in sei ore. O al 2012, quando ci fu l’alluvione dell’Albegna nel Grossetano”.
Riguardo all’allerta meteo diramata ieri, Gozzini precisa: “Avevamo fatto un’allerta gialla dalle 21 alle mezzanotte, arancione dalla mezzanotte in poi. Il che significava: previsti temporali poi le piogge si faranno più intense. Ricordo che la delibera prevede l’arancione quando il rischio riguarda l’esondazione di corsi minori, come accaduto a Livorno: la rossa è quando il rischio riguarda corsi maggiori come Arno o Serchio.
Noi poi ieri sera abbiamo attivato anche il monitoraggio straordinario, come prevede l’allerta gialla, valutando la situazione critica che si stava sviluppando nella zona: questo significa che a partire dalle 21 abbiamo inviato al sistema della protezione civile regionale bollettini ogni due ore sui livelli delle precipitazioni e su che cosa sarebbe successo nelle ore successive”.
Sulla precisione delle previsioni Gozzini infine osserva: “Difficile farle sulla quantità. Certo ci sono certi ‘ingredienti’, come l’umidità in atmosfera o il gradiente termico, che ci consentono di prevedere maggiore o minore potenza, localizzando una zona, non l’area esatta. Consideriamo poi che veniamo fuori da un’estate lunga e calda e che calda è l’acqua del mare: questo aumenta la potenza delle perturbazioni. Settembre per questo è uno dei mesi a rischio”.