#Roma, occupazione scuola Teresa Gullace. Gli allievi liberano la struttura ma la loro protesta continua
Il Consigliere Comunale Davide Bordoni, interviene in merito con un’interrogazione urgente al Sindaco e all’Assessore Competente
Il Faro on line – Gli allievi del CFP Teresa Gullace, dopo aver manifestato i loro disagi direttamente alla Dott.ssa Maria Cristina Selloni, Direttrice del Dipartimento Turismo – Formazione e Lavoro del Comune di Roma, nel corso di una riunione organizzata da quest’ultima, non avendo ricevuto nessuna garanzia, relativamente alle loro richieste, sono tornati ad occupare la scuola. Occupazione che, a seguito dell’intimazione verbale della Dott.ssa Selloni, avallata dal Preside dell’Istituto Prof. Vladimiro Pompili di far intervenire le forze dell’ordine per lo sgombero, laddove i ragazzi avessero protratto l’occupazione, si è conclusa con l’abbandono dell’edificio da parte degli allievi occupanti.
Motivi dell’occupazione – Video documenti pubblicati in rete dagli allievi
Prima di proseguire nell’evoluzione dei fatti, è bene evidenziare le motivazioni dell’occupazione che, stando a quanto reso pubblico attraverso i video (video1 – video2 – video3) che gli stessi allievi hanno registrato e messo in rete in un social network, evidenziano non poche carenze in termini di regolarità nella gestione dei corsi e della struttura scolastica, da parte delle Istituzioni. In questo modo i ragazzi dell’Istituto Gullace, per voce di una loro compagna, hanno voluto anche evidenziare la mancanza delle Istituzioni nel rispettare i loro diritti di allievi rientranti nei corsi dell’obbligo scolastico, ricordando che, tale situazione mette a serio rischio il proseguimento degli studi di molti di loro.
Infatti, il quartiere Alessandrino, dove è collocata la scuola in oggetto, ha già un alto tasso di dispersione scolastica, circa il 24% e questa situazione non favorisce, certamente, l’avvicinamento dei ragazzi allo studio.
La protesta continua con una strategia diversa
Tornando all’occupazione, ieri i ragazzi che avevano occupato l’edificio scolastico, sono stati, evidentemente, avvertiti che sul luogo stavano intervenendo le forze dell’ordine, per cui, saggiamente, investiti di buon senso, hanno deciso di cambiare strategia e di abbandonare subito l’edificio per organizzare la protesta in altro modo. Sopraggiunte sul posto le forze dell’ordine, hanno solo potuto constatare che l’edifico era stato liberato dagli occupanti.
Nel frattempo, l’allieva Giulia Sorbara, Rappresentante d’Istituto, iscritta al secondo anno dei Corsi di Estetica, riunitasi con allievi e loro genitori, in accordo con essi, hanno deciso che sin da oggi e fino al 29 settembre c.a., salvo eventuali altri accordi, non prenderanno parte alle lezioni e che, da lunedì 2 ottobre c.a., entreranno in Istituto in regime di autogestione.
Contestualmente, per dare maggiore consistenza alla loro protesta e per rendere pubblico il disagio in cui vertono allievi, genitori e lavoratori formatori precari, a detta della Rappresentante d’Istituto, è in programma un Sit-In sotto la sede del Dipartimento Turismo – Formazione e Lavoro, in Via Dei Cerchi, con date da decidere.
Interrogazione Urgente del Consigliere Davide Bordoni
Sul caso è intervenuto, nuovamente, il Consigliere Davide Bordoni che sta seguendo da tempo le vicende legate alla gestione ed organizzazione della Formazione Professionale e dei CFP del Comune di Roma. E in merito ai fatti di questi giorni alla scuola Gullace, ieri ha depositato in Comune un’ulteriore interrogazione urgente, nella quale il Consigliere chiede “l’impegno del Sindaco e dell’Assessore competente al fine di far luce sulla situazione dei numerosi studenti che per la carenza dei docenti, sarebbero stati esclusi dai corsi nonostante vi fossero stati regolarmente iscritti; in ordine al ruolo degli insegnanti, conoscere quali misure l’Amministrazione vorrà attivare per porre termine al precariato degli insegnanti, che impedisce ai Centri di Formazione Scolastica di Roma Capitale di programmare ed effettuare regolarmente le lezioni, arrivando ad estromettere dalle lezioni numerosi studenti, salvo garantire ai più “fortunati” di effettuarli in classi con oltre 40 alunni.”