Rio #SantaCroce, Acqualatina ‘Nessun inquinamento di responsabilità del gestore, solo danno accidentale’

La società: “Le ispezioni hanno riscontrato unicamente la rottura accidentale dovuta alla caduta di un masso. Danno prontamente riparato.”
Il Faro on line – Il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, nella sua dichiarazione rilasciata ieri, chiedeva a gran voce una delucidazione da parte di Acqualatina circa il caso dello sversamento abusivo dei reflui nel Rio Santa Croce.
La risposta della società non si è fatta attendere.
“In riferimento alle notizie diffuse in questi giorni, relative alle ispezioni eseguite dall’Ufficio locale marittimo di Formia a seguito della denuncia di presunti sversamenti di liquami nel Rio Santa Croce, a Formia, la Società chiarisce quanto segue.
Prima di tutto, l’ispezione non ha nulla a che vedere con il depuratore di Formia. Questo impianto di Formia, infatti, è perfettamente funzionante, come dimostrano tutte le analisi regolarmente effettuate dal gestore stesso e dagli organi terzi competenti.
Le ispezioni dell’Ufficio locale marittimo di Formia, infatti, hanno interessato l‘impianto di sollevamento fognario di Gianola, distante ben 2km dal depuratore, a seguito di segnalazioni che indicavano presenze di liquami nel Rio Santa Croce.
Nel corso del sopralluogo, anche l’impianto di sollevamento è risultato pienamente funzionante e non è stato rilevato alcuno sversamento di liquami, né altri fenomeni pericolosi per l’ambiente.
“Acqualatina non ha alcuna responsabilità – dichiara il direttore Operativo di Acqualatina, Giorgio Stagnaro. Riteniamo grave diffondere cattiva informazione su questi eventi e creare allarmismo. Abbiamo già provveduto a relazionare tutto quanto accaduto in una nota che abbiamo inviato al Comune di Formia e ad altri Enti coinvolti. Dal canto nostro, restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confermiamo il continuo impegno nel monitorare gli impianti, al fine di garantirne il corretto funzionamento.”
Durante il sopralluogo è stata rilevata unicamente la rottura accidentale, dovuta alla caduta di un masso, della vecchia tubatura del “troppo pieno”, sigillata e inutilizzata da tempo poiché non più necessaria, a seguito dell’ammodernamento dell’impianto.
A seguito della segnalazione, la Società ha prontamente riparato il danno.
Peraltro, è fuori luogo parlare di “scarico abusivo”, poiché l’impianto, realizzato dal precedente gestore, è regolarmente censito, e la tubatura del “troppo pieno” è un componente necessario, in impianti di questo tipo, qui utilizzata precedentemente per evitare sversamenti lungo le condotte fognarie e rigurgiti presso le utenze private.
Alla luce di ciò, è chiaro, dunque,- conclude Stagnaro- che si sia trattato di un evento accidentale e temporaneo, che nulla ha a che vedere con l’impianto di depurazione, e che Acqualatina non ha alcuna responsabilità in merito.”