#Ardea, ci risiamo, ancora danni nelle scuole di Tor San Lorenzo.

Il faro on line – La storia infinita. Così si potrebbero racchiudere i tanti atti vandalici cui sono bersaglio costante e continuativo, le scuole di Ardea.

L’unico fatto certo che emerge al momento da quanto accaduto, escludendo, purtroppo, quello di vedere gli artefici di tali atti delinquenziali nelle mani della Giustizia, è che i cittadini sono sempre gli unici che pagano le spese della mancanza di servizi, in particolare, in questi casi di sicurezza e di vigilanza nel territorio.

I residenti della località balneare di Tor San Lorenzo, scenario dell’ultimo atto vandalico nelle scuole, già martoriati sistematicamente e periodicamente dagli atti sopra citati, denunciano la necessità di una maggiore presenza delle istituzioni per evitare che il territorio diventi terra di nessuno, demotivando possibili futuri residenti ad impiantarsi nella zona e rilegando la stessa in una “zona dormitorio” in mano alla delinquenza.

I tagli che l’amministrazione comunale sta attuando, senza voler sindacare sui “perché” e i “ma” che hanno indotto la Giunta a tale decisione, cosa tra l’altro che non è di competenza dei cittadini ma li colpisce in pieno, gettano quest’ultimi nello sconforto più totale, in quanto si sentono abbandonati dalle istituzioni e quel poco che hanno, in termini di servizi gli viene, ulteriormente, negato.  Questa è la denuncia che arriva al nostro giornale da alcuni residenti interpellati in merito al fatto di cronaca odierno qui pubblicato.

Ora, le Famiglie si ritroveranno con quest’altro ennesimo fatto di cui dovranno farsi carico delle conseguenze. Infatti, con il lavoro precario di molti, la difficoltà ad accudire i propri figli nei giorni in cui questi dovrebbero essere a scuola, non sarà facile per molti genitori, esclusi coloro che hanno la fortuna di poter delegare i nonni dei ragazzi per assisterli, superare questo momento di difficoltà.

Intanto, la scuola resterà chiusa fino a nuovo ordine, per effetto della mancanza di estintori, svuotati dai malviventi nel corso della loro intrusione nei locali scolastici e per permettere di riordinarla, rendendola  prima possibile agibile e funzionale per riprendere il regolare flusso delle lezioni.