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India, Farmacisti in Aiuto: Essere donna non è un lusso

30 ottobre 2017 | 21:47
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India, Farmacisti in Aiuto: Essere donna non è un lusso

Tullio Dariol, Presidente Fia: “Siamo molto felici di essere ancora una volta a fianco di Namastè per un progetto di salute pubblica”

Il Faro on line – La vita quotidiana delle donne indiane che vivono nelle zone rurali è permeata da innumerevoli difficoltà legate allo stato di indigenza e che spesso toccano le necessità primarie; tra queste vi è proprio la gestione del ciclo mestruale: un problema mondiale legato soprattutto ai Paesi in via di sviluppo e a una certa cultura discriminatoria.

Nel maggio del 2017, il governo indiano ha incluso gli assorbenti nell’elenco dei beni di lusso e come tali tassati al 12%, quindi sono diventati prodotti non più accessibili anche per quelle stesse donne che prima, benché a fatica, potevano permetterseli e nelle zone rurali la percentuale di chi ne fa uso è scesa ulteriormente. Ciascuna donna dovrebbe, infatti, affrontare una spesa di circa 150 rupie che, per intenderci, sono equiparabili (per noi) ad una spesa di quasi 80 euro con un reddito di 1.500 euro.
Va da sé che molte donne, soprattutto nelle aree rurali, vi rinuncino.

Al fine di aiutare le donne a vivere il loro ciclo mestruale con dignità, abbiamo scelto di aderire e cercare sostenitori per il progetto “Ladies love Washable Pads” realizzato dal nostro Partner per l’India Namastè Onore a te in collaborazione con l’associazione Little Dresses for Africa Italia, che prevede un progetto di micro impresa femminile di fabbricazione di assorbenti lavabili negli stati indiani del Kerala e del Tamil Nadu.

“In Kerala e in Tamil Nadu – spiega Tullio Dariol, Presidente di Farmacisti in aiuto Onlus – Associazione che da circa 10 anni è attiva in queste zone con progetti di sostegno a distanza – il nostro Partner Namastè Onore a te ha creato due laboratori di sartoria che hanno sede in Kerala e in Tamil Nadu. Nel primo le sarte cuciono le divise scolastiche dei bambini sostenuti a distanza, mentre nell’altro le sarte si dedicano alla fabbricazione di zaini, che vengono regalati a tutti i bambini beneficiari, compresi gli alunni dei doposcuola”.

Tuttavia la fabbricazione di questi prodotti non basta a coprire l’intero anno lavorativo delle sarte, ma la produzione degli assorbenti lavabili permetterebbe a queste donne di lavorare più frequentemente, coprendo gli inevitabili intervalli di inattività, e beneficiare di un compenso maggiore, con grande soddisfazione delle stesse.
È prevista anche un’altra modalità di produzione, ovvero il lavoro a domicilio delle donne a cui
negli anni sono state consegnate macchine da cucire.

“Spesso, infatti, – spiega un referente dall’India – vengono donate macchine da cucire e messi a disposizione corsi di formazione, laddove sia necessario, a quelle donne che non possono lavorare fuori casa, perché hanno figli piccoli o un marito malato da accudire oppure perché non trovano un lavoro o un’occupazione che gli consenta di sopravvivere”.

Dopo un primo periodo di formazione, si proseguirà con una fase introduttiva del prodotto, che consisterà nella donazione di un kit contenente quattro assorbenti a tutte le donne e le ragazze sostenute dall’organizzazione per raccoglierne i feedback e valutare gli sviluppi del progetto.

“Siamo molto felici – conclude Tullio Dariol – di essere ancora una volta a fianco di Namastè per un progetto di salute pubblica, di microimrenditoria femminile, ma anche di salvaguardia dell’ambiente considerata la difficoltà di smaltimento di rifiuti dell’India in generale, e soprattutto rurale”.

Fai una donazione oggi: aiutaci… ad aiutare!
Un aiuto concreto, a cui puoi partecipare anche tu con una donazione una tantum o periodica, o donando il tuo 5×1000.

Per avere maggiori informazioni:
vi invitiamo a visitare il nostro sito www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina facebook /FarmacistiinaiutoOnlus oppure a contattarci via mail segreteria@farmacistiinaiuto.org oppure contattare la nostra segreteria al 346-4360567.
Per saperne di più sul progetto “spesa solidale” http://www.farmacistiinaiuto.org/la-spesa-solidale-arriva-a-fiumicino/