Il Candidato di LABORATORIO CIVICO X, “fatto grave, frutto dei tempi che stiamo vivendo”
Il Faro on line – L’aggressione al ragazzo bengalese di 27 anni, ad opera del “branco” di turno consumatasi nella notte tra sabato e domenica scorsi, ci riporta a domandarci perché, i giovani sono alimentati da questo “bisogno” odio e violenza? A questa domanda, prova a dare una risposta Flavio Tannozzini, candidato Consigliere per il Municipio X con la lista civica Laboratorio Civico X che sorregge la candidatura a Presidente di Franco De Donno.
Questo il suo comunicato stampa.
Tannozzini – “E’ di questa mattina la gravissima notizia del ragazzo bengalese aggredito da un branco di tredici ragazzi italiani al centro di Roma. Colpisce leggere che molti degli aggressori sono giovani di Acilia, Dragoncello e Centro Giano che hanno agito senza essere stati provocati, mossi solo dall’odio verso gli immigrati e verso la diversità del colore della pelle”.
“Sarebbe riduttivo – continua Tannozzini – condannare un’aggressione a dir poco “bestiale”, i ragazzi che hanno operato in questo modo sono le vittime di un pensiero che sta diventando pericolosamente dominante, quel pensiero facile che trova nel migrante il colpevole di tutti i problemi sociali, gagliardamente cavalcato da alcuni partiti politici, e soprattutto dai movimenti neofascisti e dal loro modo di comunicare per fare proselitismo.
La stanza del ragazzo di Acilia arrestato per l’aggressione è piena di simboli fascisti, l’ambiente di riferimento del branco è quello della curva dello stadio, dove prolifera l’estrema destra xenofoba.”
“La politica del capro espiatorio – spiega il candidato consigliere di Laboratorio Civico X – nei confronti dei migranti ci sta portando ad una pericolosa deriva sociale di cui purtroppo abbiamo già cominciato a raccogliere i frutti amari: più si continua a caricare di odio i nostri ragazzi, più quell’odio si riverserà sui più deboli e nei nostri quartieri vigerà la legge della violenza”.
“In quello che è successo oggi – aggiunge Tannozzini – siamo tutti coinvolti, sia chi deve assumersi la responsabilitàdi un modo di fare politica che non porterà ad altro che al ripetersi di episodi come questi, sia noi, che invece da sempre ci battiamo per la costruzione di una società dei Diritti in cui le diversità possano convivere pacificamente nel rispetto reciproco e con l’ottica del Bene Comune. Da tempo siamo intervenuti sulla questione, prima attraverso le singole realtà di cui facciamo parte, ora attraverso Laboratorio Civico X, ma evidentemente dobbiamo fare di più: aumentare gli interventi educativi nelle scuole e far riflettere i giovani sulla realtà delle cose per non farsi abbindolare da parole d’ordine forse accattivanti quanto sicuramente stupide e vuote”.
“Abbiamo costruito un argine al dilagare della mentalità dell’odio: un argine fatto del nostro impegno quotidiano accanto ai più deboli, agli anziani, ai migranti, ai bambini, ai portatori di handicap, senza differenze di colore, provenienza, abilità, modo di pensare, ma sempre per l’integrazione, per la convivenza, per la giustizia sociale. Tra i tanti progetti ed iniziative a riguardo – conclude l’esponente della lista civica di Franco De Donno – mi piace ricordare la Festa dell’Arcobaleno, evento sull’integrazione che si realizza ogni anno ad Acilia e che è stato ideato proprio in risposta ad un’aggressione come quella di oggi, avvenuta sul nostro territorio dieci anni fa. Una risposta dei cittadini responsabili che non sono disposti a cedere il proprio territorio alla mentalità dell’odio”.