#Sabaudia ha celebrato la Giornata dell’Unità delle forze armate






Gervasi: “Onore ai tanti che hanno combattuto nel nome del tricolore che io indosso, con profondo rispetto, anche per loro”
Il Faro on line – “Il 4 novembre è una ricorrenza importante per la storia d’Italia, -ha affermato la sindaca Giada Gervasi- una giornata che deve oggi più che mai fungere da faro, omaggiando e rinnovando fedeltà a quei valori di unità, fratellanza e pace tra i popoli che rappresentano senza dubbio alcuno, i punti cardine della nostra Patria.
In questa occasione -ha spiegato la Prima Cittadina- vogliamo ricordare il sacrificio di chi ha combattuto per il bene del nostro Paese, con lealtà e spirito di patriottismo, anche sacrificando la propria vita”.
Si sono svolte nella mattina del 5 novembre, a Borgo San Donato e Borgo Vodice, le due cerimonie di commemorazione della giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1919 per onorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale.
Le comunità dei due borghi hanno voluto ricordare i caduti di tutte le guerre attraverso la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti, alla presenza della sindaca Gervasi, delle autorità militari e delle Associazioni combattentistiche.
Un omaggio sentito e partecipato per tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita nel nome dell’unità nazionale e dello spirito patriottico che ha da sempre rappresentato il motore fondante della comunità italiana.
“La pace è frutto di tante guerre, di tante vite spezzate, di tanti uomini che hanno lottato per i loro ideali”.
Ha commentato la Sindaca, ricordando il grande sforzo operato dai combattenti per la conquista della libertà e della democrazia.
“Da pochi giorni è decorso il centenario di una storica battaglia, la battaglia di Caporetto.
Uno dei momenti più importanti della storia della nostra Nazione, -ha spiegato Gervasi- ma anche un grande momento di riflessione: perché noi siamo qui grazie alla forza di questi combattenti, che hanno combattuto per questo tricolore che io indosso, con profondo rispetto, anche per loro”.