Le notizie del giorno in pillole, lunedì 13 novembre, interni, esteri, cronaca, sport
Renzia apre a tavolo di coalizione, Di MAio ‘puntiamo al 40%’, Brizzi ‘mai avuto rapporti sessuali non consenzienti’, l’Italia di Ventura o dentro o fuori… e altro ancora
Il Faro on line – Le notizie del giorno, in pillole, fornite dall’agenzia giornalistica Ansa.
PD, RENZI APRE TAVOLO COALIZIONE MA MINORANZA NON SI FIDA
L’appuntamento è per oggi pomeriggio al Nazareno dove nel fine settimana non si è mai smesso di lavorare alle possibili alleanze in vista della Direzione. Renzi apre un tavolo per costruire una coalizione e aprirà la riunione “senza veti ma anche senza abiure”. Appelli all’unità da Pisapia e Veltroni ma Mdp e la sinistra, con Laura Boldrini e Piero Grasso, sembrano ormai su altre strade.
La maggioranza cerca di evitare più ordini del giorno e la minoranza non crede in un vero impegno per aprire agli ex di Mdp. Banco di prova, ius soli e biotestamento, sui quali la minoranza chiede precisi impegni invitando Renzi a non inseguire il centrodestra.
DI MAIO, PUNTIAMO AL 40% ALTRIMENTI CONVERGENZE SU TEMI
I Cinquestelle intanto puntano al 40% nonostante una legge elettorale fatta – dice Di Maio in tv alla vigilia di un tour
negli Stati Uniti – “per creare un voto trabocchetto”. “Se la sera delle elezioni saremo la prima forza politica ma non ci
sarà la maggioranza diremo a tutti: non chiedeteci poltrone ma vediamo i temi.
Se c’è convergenza sui temi si va dal presidente della Repubblica per fare il governo”, oppure “cercheremo sui temi i presupposti”. E sul confronto mancato con Renzi: “Il centrosinistra risolva i proprio problemi interni e dica chi è il candidato premier e io lo affronterò”.
PENSIONI: SI TRATTA SU APE E GIOVANI MA MARGINI SONO STRETTI
La settimana si apre con l’incontro tra governo e sindacati sulle pensioni: tra i temi sul tavolo la proroga dell’Ape social al 2019, un allargamento delle categorie previste e una proposta sulle pensioni future, l’equiparazione tra pubblico e privato della fiscalità per la previdenza integrativa. Ma i margini sembrano stretti.
Intanto si lavora a ridurre i quasi 4 mila emendamenti al dl fisco, primo assaggio di manovra, a 2-300. Oggi riprendono le votazioni in commissione Bilancio, mercoledì il dl fisco andrà in aula al Sento. La manovra vera e propria dovrebbe andarci il 21 ma si profila uno slittamento, ed è probabile che il governo ponga la fiducia.
MOLESTIE: A ‘LE IENE’ DIECI DONNE ACCUSANO FAUSTO BRIZZI LUI RIBADISCE, MAI AVUTI RAPPORTI NON CONSENZIENTI
Dieci donne, volto oscurato e voci camuffate, hanno raccontato a ‘Le Iene’ di essere state molestate da Fausto Brizzi. E non è il solo cineasta italiano denunciato nelle decine di email giunte alla redazione del programma, sottolinea l’autore dell’inchiesta Dino Giarrusso. Brizzi ha ribadito, con una nota del suo avvocato diffusa dopo la trasmissione, di “non avere mai avuto rapporti non consenzienti”.
Dario Argento: “Non possiamo immaginare che i maiali esistano solo negli Stati Uniti e noi siamo tutti santarellini”. Orgoglioso della figlia Asia, che ha denunciato Weinstein e detto a Brizzi ‘Querelaci tutte’.
HARIRI DA RIAD, ‘SONO LIBERO, TORNERÒ PRESTO IN LIBANO’
E’ ricomparso in un’intervista televisiva il premier libanese Saad Hariri, sulla cui sorte si accavallavano ipotesi e
interrogativi dallo scorso 4 novembre, giorno delle sue dimissioni annunciate da Riad, capitale dell’Arabia Saudita.
“Sono libero – ha detto Hariri – e tornerò in Libano presto”, ma a molti e apparso teso, tanto da far sospettare che le sue affermazioni non siano state spontanee. A Beirut restano molte domande, e su Twitter, dove l’emittente aveva diffuso l’hashtag #AskthePm, ne è presto comparso un altro: #underpressure.
VENEZUELA: MADURO, IL MIO PAESE NON DICHIARERÀ MAI IL DEFAULT
Alla vigilia della riunione con i creditori internazionali oggi a Caracas, il presidente Nicolas Maduro, ha dichiarato che il Venezuela non dichiarerà “mai” il default sul debito estero. “Hanno speculato sul fatto che il Venezuela avrebbe dichiarato il default. Mai!”, ha detto Maduro nel suo intervento televisivo della domenica. “Adesso – ha aggiunto – la nostra strategia è quella di rinegoziare e rifinanziare l’intero debito”.
PER GLI AZZURRI A SAN SIRO E’ IL GIORNO DEL GIUDIZIO, MARQUEZ E’ ANCORA MONDIALE, LA FERRARI TRIONFA IN BRASILE
L’hanno già ribattezzata la partita della storia ma Gian Piero Ventura, a 24 ore da Italia-Svezia che deciderà il destino degli azzurri per i mondiali 2018, dice: ‘lo scenario era chiaro dall’inizio, non capisco perché ora ci si sorprenda…’. Marc Marquez è mondiale per la sesta volta con un terzo posto a Valencia, Andrea Dovizioso cade a 5 giri dalla fine. Trionfo Ferrari a Interlagos: Vettel primo, Raikkonen terzo.