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Molo di #Terracina, l’area dell’ex centro sportivo diventerà un parcheggio, la comunità si oppone

13 novembre 2017 | 06:48
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Molo di #Terracina, l’area dell’ex centro sportivo diventerà un parcheggio, la comunità si oppone

Il M5S sostiene il comitato cittadino che chiede al Sindaco l’indizione di un concorso pubblico di idee, anche il Wwf propone la sua.

Il Faro on line – Il comune di Terracina ha espresso l’intenzione di costruire un grande parcheggio nell’area dell’ex-centro sportivo destinato ai viaggiatori verso le isole ponziane, dandolo in concessione ad un privato.

Come reazione immediata in città è nato un comitato di cittadini sostenuto dal M5S che ha organizzato una manifestazione per contrastare tale disegno avendo un seguito anche sui social.

In tempi più recenti una cinquantina di professionisti hanno scritto al sindaco per chiedere l’indizione di un concorso pubblico di idee per l’utilizzazione dell’area in questione trovando molto risalto sulla stampa.

A questa iniziativa e senza la pretesa di partecipare al concorso, si aggancia il Gruppo pontino del Wwf Litorale laziale per esprimere una propria proposta sul migliore utilizzo dell’ex-centro sportivo.

Il decreto 4 agosto 2017 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce i principi “per la redazione di Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (Pums) al fine di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’automobile privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car-pooling e car-sharing e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane”.

Nell’allegato 1 del decreto 4 agosto 2017, si definisce il Pums come “uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana (preferibilmente riferita all’area della città metropolitana, laddove definita), proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali”.

“Un Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) – si legge nella premessa all’allegato 2 – deve avere come obiettivi principali il miglioramento dell’accessibilità alle aree urbane e periurbane, mediante sistemi di mobilità e trasporti sostenibili e di alta qualità anche sotto il profilo ambientale, economico e sociale, ed il miglioramento della fruibilità dello spazio pubblico.”

Quindi se ne deduce che un eventuale nuovo intervento urbanistico o di semplice insediamento di nuove strutture che possano funzionare come poli attrattori devono essere inseriti nel Piano della Mobilità Sostenibile per garantirne l’efficienza funzionale.

Recentemente, preceduta da manifestazioni di cittadini contrari alla costruzione di un parcheggio in un’area
così delicata e pregiata del territorio comunale, è apparsa sulla stampa la proposta fatta al comune di Terracina da parte di decine di professionisti di indire un concorso pubblico di idee per definire la destinazione di tale area.

La proposta è condivisibile e viene proprio nel momento in cui si dovrà mettere mano alla progettazione del Pums. Nell’auspicata ipotesi che venga subito accantonata la sciagurata idea di costruire nell’area un parcheggio, nella redazione del Pums si deve prendere in considerazione quanto detto sopra.

In parole povere il Pums deve essere progettato sapendo già che nell’area del molo potrà inserirsi un polo di
attrazione turistica, culturale, scientifica, sportiva, ricreativa… per la cui funzionalità la mobilità sostenibile è essenziale.

In questo eventuale spiraglio di apertura democratica da parte dell’amministrazione comunale convintasi della bontà di indire un concorso pubblico di idee per decidere la destinazione dell’area del molo, anche il Gruppo pontino del WWF Litorale laziale presenta una sua idea.

“Non vogliamo sostituirci a studi tecnici che poi parteciperebbero al concorso di idee, – asserisce la presidentessa del  WWF Litorale Laziale, Franca Maragoni – intendiamo per il momento soltanto esprimere cosa ci piacerebbe nascesse nell’area in questione.

Vi vediamo un centro della cultura sul mare, dedicato a Emilio Selvaggi, per diffondere la cultura storica e scientifica del mare, formare i giovani e tramandare le tradizioni di Terracina, agendo da centro di attività culturali e artistiche e così arricchendo l’offerta di un turismo di qualità.

Non isolato – conclude Maragoni – ma inserito in un distretto turistico pontino da tutti auspicato ma mai decollato. In un prossimo incontro pubblico articoleremo la proposta presentando gli scopi, le motivazioni e gli elementi essenziali della struttura.