Florian Planker, alfiere alle Paralimpiadi Invernali del 2018
Sei Paralimpiadi per lui. In Corea del Sud, indosserà la maglia della Nazionale di para ice hockey. A dicembre, la bandiera italiana da Mattarella
Florian Planker, alfiere alle Paralimpiadi Invernali del 2018
Il Faro on line – Una leggenda dello sport paralimpico italiano, come portabandiera. Il Comitato Italiano ha scelto il suo simbolo azzurro, che sfilerà durante la cerimonia di apertura alle Paralimpiadi di PyeongChang 2018.
Dopo i campioni dell’ItaliaTeam del Coni, saranno loro a scendere in pista e sulla neve. Gli atleti tricolori del paralimpismo. E a guidarli, ci sarà lui, Florian Planker. Saranno i suoi sesti Giochi. E già, il campione europeo di para hockey nel 2011, le conosce e benissimo. Ha partecipato come sciatore per tre edizioni ed anche come pedina della Nazionale azzurra di para ice hockey, per altrettante volte. Ha vinto il bronzo a Salt Lake City nel 2002 e nel super G. conquistò poi ancora il terzo posto ai Mondiali, in discesa e nel 2004. Nel 2016, ha vinto l’argento agli Europei di para ice hockey.
Riceverà la bandiera direttamente dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Di seguito, come riportato dal sito ufficiale del Cip, le parole di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico e quelle di Planker.
Luca Pancalli: “Questa nomina premia la carriera e la passione messa in tutto il suo percorso sportivo da questo atleta, protagonista prima dello sci alpino azzurro, e poi promotore e anima, insieme ad Andrea Chiarotti, della nascita del para ice hockey in Italia. Florian Planker ha sempre interpretato il suo essere atleta con consapevolezza della responsabilità che questo richiede, non solo in competizione ma nella vita”.
Le parole di Florian, emozionatissimo: “Il giorno in cui ho ricevuto la notizia da parte di Luca Pancalli, non ho pranzato per l’emozione, mi si è chiuso lo stomaco. Dopo tante Paralimpiadi, è un grande onore essere oggi il Portabandiera dell’Italia. Sono fiero della mia carriera negli ultimi 22 anni, prima nello sci ora nell’hockey, e sono molto riconoscente al Presidente per questa nomina. In Italia l’hockey non è ancora così conosciuto come nel resto del mondo, dove ci sono tanti giocatori e grandi vivai di giovani atleti, c’è un’altra cultura. Quando entrerò nello Stadio, rivivrò l’emozione vissuta a Sochi con la sfilata di Andrea Chiarotti che sventolava la bandiera, allora capitano azzurro dell’hockey. Sarà ancora più emozionante. Le nostre ambizioni? Stati Uniti e Canada insieme alla Corea sono ovviamente più forti di noi. Anche la Norvegia, come visto nell’ultimo test. Comunque, al podio, miriamo sempre”.