Latina, Centro di Alta Diagnostica, Ciolfi ‘La rimodulazione è migliorativa’

La Consigliera comunale di Loco: “La necessità nasce unicamente dall’esigenza di attualizzare un progetto ormai inadeguato”.
“Tuttavia nel corso di questi 6 anni, questa tecnica non ha avuto grande sviluppo e lo attestano il numero esiguo di apparecchiature diffuse in tutto il mondo fino ad oggi, non è stata definita alcuna indicazione clinica al suo utilizzo in percorsi diagnostici routinari, ne nelle patologie oncologiche, ne in quelle neurologiche o cardiovascolari, vale a dire che non esiste alcuna patologia che per la sua diagnosi o il suo follow-up richieda l’esame PET/RM, mentre le apparecchiature PET/TC che trovano ampia diffusione sul territorio, presente anche nel nostro Ospedale S. M: Goretti, assolvono appieno a questo ruolo.
A differenza la RM è una diagnostica che trova indicazioni cliniche e scientifiche consolidate in tutte le patologie, ed in particolare le indagini eseguite con la RM 3T trovano indicazioni in campo sia neurologico nelle malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson, nella sclerosi multipla, sia in malattie cardiovascolari ed oncologiche, codificate da linee guida di società scientifiche nazionali ed internazionali.
Anche da un punto di vista sociale la nuova apparecchiaura RM Prisma -recita il parere del prof. Grassi- consente una maggiore fruibilità da parte della utenza locale rispetto a quanto possibile con una macchina ibrida PET/RM.
La Fondazione ha proposto altresì l’aggiornamento della TC multistrato a doppia energia (Somatom Definition FORCE) del protocollo iniziale , con una tecnologia più performante non ancora esistente ai tempi della stipula dell’accordo.
Nella ricerca tecnologica ed in particolare in quella scientifica, 6 anni sono un lasso di tempo enorme, nel corso del quale possono radicalmente cambiare ed evolversi gli scenari tecnico scientifici ed oggi, non adeguarsi e non attualizzare questo progetto, andrebbe a costituire un vero e proprio danno nei confronti del diritto alla salute dei nostri cittadini e verso il nostro territorio.
Per le suddette ragioni non comprendo le dichiarazioni dell’opposizione e della Provincia , non comprendo le motivazioni che dovrebbero portare a rifiutare una rimodulazione in senso migliorativo del progetto iniziale , non esiste alcuna ragione per cui il parere del Prof. Grassi, arrivato a 3 mesi dal Consiglio, risulti tardivo o addirittura inutile, piuttosto è più che mai attuale ed allo stesso tempo autorevole e focalizza in pieno la differenza tra le due apparecchiature dichiarando la netta superiorità della RM Prisma 3 T, sia nel campo della diagnostica clinica che nella ricerca scientifica, consentendo a Latina, nel rispetto dell’accordo iniziale, di proiettarsi, attraverso l’accesso al Network IDEA, una piattaforma internazionale di ricerca e sviluppo della tecnologia RM, tra i centri di eccellenza Europei.
C’è da chiedersi invece perché a 6 anni dall’inizio, il progetto non sia ancora arrivato a conclusione, quali gli errori della vecchia politica che non hanno consentito la sua realizzazione fino ad ora e perché sia stato trasferito al di fuori dall’Ospedale Santa Maria Goretti sede iniziale del progetto, passaggio questo, a mio giudizio il vero vulnus di tutta la lunga storia del centro di alta diagnostica.
Nel merito più strettamente politico posso affermare con soddisfazione che questa amministrazione ha posto in essere tutti i passaggi procedurali, gli atti istituzionali necessari a riprendere il progetto e a portarlo a termine, perseguendo solo ed unicamente gli interessi dei cittadini e del territorio di questa Provincia, proprio attraverso la rimodulazione migliorativa dello stesso.
Privare la città di Latina e la Provincia tutta di tale opportunità sarebbe a mio giudizio un atto grave e chi dovesse mantenere tale convinzione dovra’ fornirne le motivazioni concrete ed assumersene la responsabilità .
L’auspicio è che tutte le forze politiche agiscano sinergicamente a tale scopo, che le energie dei cittadini e delle associazioni che hanno manifestato grande interesse a sostenere questa giusta causa non si disperdano verso obiettivi divisivi e portatori di interessi personali , ma che restino uniti per raggiungere il massimo obiettivo realizzabile nell’interesse della comunità. I punti da cui non si prescinderà sono l’elevato livello scientifico ed il rispetto dell’impegno sociale: vogliamo che venga garantito un elevato impatto sociale sul territorio e al tempo stesso che Latina con la sua Università e con l’Ospedale Santa Maria Goretti diventi centro di studi e di riferimento medico scientifico a livello internazionale” – conclude Ciolfi.