Scuole, riscaldamenti a mezzo servizio?
Nella scuola di Via Varese ad Ardea, ragazzi al freddo per diverse ore al giorno
Ardea – Appena due giorni fa, riportavamo sulle pagine del nostro giornale il ripristino dei riscaldamenti nelle scuole di Ardea.
Oggi, invece, dobbiamo registrare che il problema dei riscaldamenti, sembrerebbe non essere del tutto ancora superato.
E’ il caso di un genitore che, recatosi a scuola per prendere suo figlio, ha avuto la spiacevole sorpresa di riscontrare che il suo ragazzo era completamente infreddolito. Volendo accertarsi che i riscaldamenti, come dichiarato dal Sindaco nei giorni scorsi e di cui riportammo notizia nelle nostre pagine di giornale, fossero stati rimessi in funzione regolarmente, ha scoperto che questi sono stati accesi alle ore 12:00 e che i ragazzi sono stati circa quattro ore, quindi gran parte del tempo trascorso a scuola, al freddo, considerando che le basse temperature sono, maggiormente, presenti alla mattina per poi innalzarsi verso l’ora di pranzo. Questo episodio ha fatto innervosire il Sig. Marco Boni, questa volta in veste di genitore e non di responsabile politico di NCS, il quale ci ha fatto pervenire una nota con preghiera di diffusione, nella quale ha dichiarato che, “è ora di finirla. Non si possono sopportare più prese in giro dalle istituzioni. Appena due giorni fa, venivamo rassicurati dal Sindaco che i riscaldamenti nelle scuole erano stati ripristinati ed oggi assistiamo al loro funzionamento a mezzo servizio. La sopportazione ha un limite. Esigo, anzi, mi sento di poter impersonare le esigenze di molti altri genitori per cui dico che, esigiamo che i servizi di base nelle scuole, quali la mensa, la sicurezza, l’accoglienza delle aule (riscaldamento, ecc.), vengano garantiti. Io, come molti altri genitori siamo stanchi di assistere al gioco dello “scaricabarile” delle responsabilità da parte delle istituzioni alle quali denunciamo tutto il nostro dissenso per come ci stanno trattando. Non ci interessa sapere se questo ulteriore disagio provocato ai nostri figli è una mancanza del Comune o della Dirigenza scolastica o di chissà chi, quello che deve finire sono i soprusi e le vessazioni a cui siamo sottoposti giornalmente.”