Dissesto finanziario ad Ardea, ecco cosa dicono i Revisori
La relazione dei tecnici contabili conferma le paure dei cittadini.
Ardea – E’ arrivato il momento che molti cittadini speravano non arrivasse mai. Manca solo la dichiarazione ufficiale in sede diConsiglio Comunale il prossimo 21 dicembreed i cittadini di Ardea, verranno chiamati a subire l’ennesimo disagio.
In un momento in cui la collettività si appresta a festeggiare la Natività, che rappresenta per il mondo Cristiano la vicinanza di Dio agli uomini attraverso la venuta di Suo Figlio Gesù, metaforicamente parlando, a detta della cittadinanza, quella che doveva essere l’Amministrazione volta al cambiamento e alla speranza di rinascita per Ardea, si appresta a diventare invece un nuovo sacrificio per i cittadini e la contestuale perdita di quella “vicinanza”, che i cittadini stessi vorrebbero sentire da parte delle istituzioni, per far fronte ai tanti problemi che li affliggono.
Vani, sono risultati i tentativi dei cittadini di invitare il Sindaco di Ardea a non percorrere la strada del dissesto, anche attraverso sollecitazioni sui social network e per mezzo di una lettera fattagli pervenire in sede di Consiglio Comunale lo scorso 23 novembre, alla quale in Primo Cittadino non ha dato seguito di risposta e di cui, per onor di cronaca, riportiamo in corsivo le note salienti del testo e rimandiamo il lettore ad un approfondimento dei suoi contenuti al link che segue a fondo pagina e di cui abbiamogià trattato nelle pagine del nostro giornale.
Sintesi del dissenso cittadino
[…]conoscendo le conseguenze di una disfatta sociale ed economica che il nostro territorio subirebbe con la dichiarazione di dissesto, qual è la sua vera strategia politica? Cosa c’è dietro la sua volontà di dichiarare dissesto e non impegnarsi a trovare soluzioni alternative ad esso? Eppure, le difficoltà economiche del comune inclusi i debiti fuori bilancio li conosceva già prima di sedersi sulla poltrona di Sindaco, così come tutti gli altri problemi: scuola, sanità, viabilità, urbanistica, ambiente, sicurezza, servizi sociali, ecc.. Ed ora vuole dichiarare dissesto?
Non accettiamo questo atteggiamento che vuole essere un ulteriore scarico di responsabilità. Responsabilità che, Voi della politica, tendete ad addossarvi l’uno contro l’altro, in un teatrino di accuse nel quale gli unici a pagarne le spese, concretamente, siamo sempre noi cittadini. Basta!!! Ora, deve darci delle risposte lei….. e subito!!!
Noi non vogliamo il dissesto, perché lei sa meglio di noi cosa comporterebbe questa scelta, pertanto eviti di scaricare la colpa a chi l’ha preceduta, perché siamo stanchi di queste “strategie di occupazione del potere” che tendono a spostare l’attenzione dal problema reale.[…]
[…]Tutta questa situazione ha portato a prevedere, come da lei dichiarato, l’ipotesi di dissesto finanziario dell’Ente che avrà notevoli ripercussioni, come suddetto, sul territorio. Dissesto, gestito da alcuni (3) Commissari, significherebbe, oltre l’azzeramento immediato di tutti i servizi a carico del Comune, anche forme di indebitamento con la Cassa Depositi e Prestiti da ripianare con le tasse dei cittadini. Visto tutto quanto sopra elencato, a questo punto una nostra ulteriore domanda è: a chi giova dichiarare dissesto?
A lei, perché potrà scaricare le colpe su chi l’ha preceduta, o a cittadini che saranno chiamati ad ulteriori sacrifici oltre quelli che già, giornalmente, sono chiamati a fare in un territorio dove pagano le tasse al massimo e si stanno vedendo sottrarre, giornalmente, servizi pubblici?[…]
Il parere del Collegio dei Revisori
E nonostante le manifestazioni di contrarietà dei cittadini, rispetto a quelle che erano le possibili scelte dell’Amministrazione Comunale e che stanno diventando oggi una certezza, ora, ildocumento redatto dal Collegio dei Revisori, a firma dei Dott.ri Umberto Caldari, De Cesare Lorenzo e Soccorsi Gianfranco, che sta circolando nelle ultime ore nel web, non lascia speranze alla dichiarazione di dissesto da parte della Giunta Savarese.
Lettera aperta dei Cittadini al Sindaco di Ardea 23/11/2017
(Il Faro on line)