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L’ambliopia, ovvero… come svegliare l’occhio pigro

26 dicembre 2017 | 15:42
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L’ambliopia, ovvero… come svegliare l’occhio pigro

Più l’ambliopia è di recente insorgenza, più il trattamento sarà breve.

Il modo migliore per affrontare l’ambliopia è la prevenzione, eliminando tutte le cause che possono provocarla.
Questa patologia determina una diminuzione della vista in uno o entrambi gli occhi. Le cause più comuni di ambliopia sono lo strabismo ed i vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) non corretti.

Occorre sottolineare un altro argomento interessante. Ultimamente si parla molto di DSA cioè bambini con problemi di apprendimento. Non tutti sanno che in molti casi, esistono deficit visivi non diagnosticati. Un semplice screening potrebbe risolvere i problemi di questi bimbi.

Come riabilitare un occhio “pigro”?

Si deve cercare di far lavorare l’occhio ambliope; andando ad escludere dalla visione l’occhio sano (occhio dominante). Questa terapia viene chiamata “bendaggio” e deve essere eseguita rigorosamente da un professionista del settore. Che deciderà la durata del trattamento e per quante ore al giorno escludere dalla visione binoculare l’occhio “piu’ debole”.

Determinante è il “contributo” dei genitori, non devono assecondare la richiesta, da parte del bambino, di togliere la benda. In alcuni casi viene utilizzato un collirio (ATROPINA), da instillate nell’occhio dominante (sano): poiché si dilata la pupilla, la visione diventa sfocata, e dunque l’occhio pigro si “riattiva”.

Più l’ambliopia è di recente insorgenza, più il trattamento sarà breve. In merito all’età in cui effettuare questa terapia, esistono differenti pareri. Generalmente si tende ad intervenire entro i 7 anni e non oltre. La terapia va condotta nei tempi stabiliti dallo specialista e monitorata attentamente. Altrimenti si rischia di arrecare danni al paziente ad esempio: DIPLOPIA (visione doppia).

Se non corretta tempestivamente può causare la perdita della capacità visiva di uno o di entrambi gli occhi.

*Delegata prevenzione patologie, Comune di Ladispoli