ANALISI DI UN DISSESTO - parte seconda |
Cronaca Locale
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Ardea, analisi di un dissesto, il parere del gruppo civico P.O.L.I.S. di Ardea

29 dicembre 2017 | 20:22
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Ardea, analisi di un dissesto, il parere del gruppo civico P.O.L.I.S. di Ardea
Ardea, analisi di un dissesto, il parere del gruppo civico P.O.L.I.S. di Ardea
Ardea, analisi di un dissesto, il parere del gruppo civico P.O.L.I.S. di Ardea

Il gruppo civico, attraverso il suo portavoce Mirco Lemma, fa un’analisi del momento politico amministrativo del Comune

Ardea – Prosegue la pubblicazione delle interviste poste dal nostro quotidiano a Consiglieri Comunali e Gruppi Civici di Ardea, che permettono agli intervistati di fare una loro analisi sull’attuale situazione politica ed amministrativa del Comune di Ardea, a seguito anche della recente dichiarazione di dissesto economico finanziario deliberato in sede di Consiglio Comunale lo scorso 21/12/2017.

Ricordiamo che, al fine di dare una lettura più ampia e democratica dell’attuale momento politico e amministrativo, abbiamo rivolto la stesa intervista, ovvero, le stesse domande a tutti i consiglieri di minoranza e al capogruppo dell’unico partito di maggioranza in rappresentanza di quest’ultimo, oltre che ai due gruppi civici, “Osservatorio dei Cittadini Ardea” e “P.O.L.I.S. di Ardea”.

Nella precedente nostra uscita del 26 dicembre c.a., ci fecero pervenire le loro risposte i seguenti intervistati Michela De Luca (M5S), Edelvais Ludovici (Con la Gente per Ardea) e Stefano Pezzotti (portavoce del Gruppo Civico “Osservatorio dei Cittadini di Ardea”).

Oggi, riceviamo quelle del Gruppo Civico P.O.L.I.S. di Ardea e le pubblichiamo qui in coda alle precedenti. Naturalmente, rimaniamo in attesa di ricevere per pubblicarle, qualora sia di loro gradimento, anche gli altri interventi dei Consiglieri da noi invitati ad esporre una loro analisi.

Queste le domande poste nella nostra intervista:

  1. Ora che è stato dichiarato il dissesto ad Ardea, quale sarà lo scenario politico che si aprirà sul territorio?
  2. Da quanto si è letto, ultimamente, sui giornali ed anche nei social network, molti cittadini erano contrari alla dichiarazione di dissesto. Cosa si sente di dire a quest’ultimi?
  3. Il dissesto prevede un periodo medio lungo di “riassetto”, come lo ha voluto chiamare il Sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale del 21 dicembre scorso. Cosa accadrà in questo periodo e quali conseguenze coinvolgeranno la cittadinanza?
  4. In termini di costi, immaginiamo ai Componenti della Giunta, Sindaco incluso, oltre gli oneri da sostenere per l’intervento dei Commissari Straordinari, quanto peserà sui cittadini il dissesto?
  5. Lei cosa avrebbe fatto al posto del Sindaco?

Mirco Lemma (Resp. Comunicazione Gruppo Civico – P.O.L.I.S. di Ardea)

(R1) Crediamo che dopo il consiglio comunale dello scorso 21/12/2017, in cui è stato deliberato il dissesto finanziario, per Ardea si aprirà un periodo medio/lungo di “sangue e sofferenza”. Sempre che, la dichiarazione di dissesto corrisponda ad un profilo di legittimità, secondo le normative vigenti ed in linea con tutte le procedure previste dalle norme. In qualità di cittadini, anche per quanto dichiarato dall’Opposizione in sede di Consiglio Comunale lo scorso 21 dicembre, non siamo in grado di conoscere i dettagli contabili che hanno portato a dichiarare dissesto. Certo è, che le accuse mosse dall’Opposizione alla Maggioranza, per cui sembrerebbe che siano state omesse delle procedure nella presentazione dei documenti in bilancio, potrebbero aprire un nuovo scenario di cui non possiamo ora valutarne gli effetti e le conseguenze. Attendiamo di capire meglio come si evolveranno i fatti e cosa c’è di fondato nelle dichiarazioni dell’Opposizione. 

(R2) Noi come Gruppo Civico POLIS di Ardea, raccolte le istanze dei cittadini su varie tematiche, abbiamo fatto recapitare al Sindaco Savarese, tramite stampa, a mezzo PEC ed anche attraverso un consigliere di opposizione in sede di consiglio comunale del 21/12/2017, una lettera aperta nella quale, oltre a lamentare la mancanza di un’azione politica sul territorio che coinvolgesse la cittadinanza come parte attiva in un processo dialogico e di sviluppo culturale, facevamo notare la preoccupazione di molti cittadini, riguardo le indiscrezioni che giravano sui giornali e sui social network e che davano come probabile ed imminente la possibile dichiarazione di dissesto da parte del Comune di Ardea. Purtroppo, non avendo ricevuto nessuna risposta dal Sindaco alla nostra lettera, l’unica cosa che possiamo dire ai cittadini, è che questa amministrazione, mentre dice di ascoltare le istanze della popolazione, nei fatti viene meno a ciò che dichiara. Certo è che, a differenza di quanto dichiarato dal Sindaco Savarese, in qualità di cittadini viviamo il dissesto come una sconfitta Politica e Amministrativa, anche rispetto ai proclami propagandati in campagna elettorale dal M5S di Ardea. Noi, ci aspettavamo, almeno, di ricevere una diretta risposta alla nostra lettera, che se non altro, avrebbe dimostrato da parte dell’attuale Amministrazione, una forma di rispetto verso i cittadiniche vivono con ansia l’attuale situazione precaria politica ed economica del nostro Comune. 

(R3) La percezione che molti cittadini hanno è che questo periodo di “riassetto economico finanziario” così definito dal Sindaco Mario Savarese, è in realtà un periodo medio/lungo di “ibernazione economica”. È evidente che, con la dichiarazione di dissesto e le tasse già portate al massimo, laddove verranno aggiunti tagli ulteriori ai servizi pubblici, la città vivrà uno stato ulteriore di disagio che complicherà la vita a molti cittadini, in particolare a quelle fasce più vicine allo stato di povertà e di precarietà lavorativa, senza trascurare le famiglie che vivono disagi legati alla disabilità di un loro caro

(R4) Secondo noi, la Giunta ed il Sindaco, in forma di rispetto verso i cittadini in merito al dichiarato dissesto e che noi percepiamo come “lutto economico” di Ardea, dovrebbero rinunciare, immediatamente, agli emolumenti che percepiscono per la funzione pubblica esercitata e devolverli a capitoli di spesa che hanno un indirizzo sociale (mense, trasporti, disabilità, ecc.).

(R5) Coerentemente, a quanto sopra evidenziato, non possiamo esimerci dal dichiarare che molti cittadini avrebbero voluto che il Sindaco coinvolgesse di più l’Opposizione in tutte le sedi istituzionali, facendo emergere tutte le evidenze contabili sulle quali discutere e collaborare insieme, al fine di decidere con maggiore consapevolezza quale strada percorrere, visto l’argomento delicato che si andava a trattare. Da quello che abbiamo potuto assistere, esternamente, non ci è sembrato che ci fosse la volontà da parte della Maggioranza di collaborare con l’Opposizione per scongiurare il dissesto, anche in relazione a quanto nel luglio scorso, in consiglio comunale fu deliberato. Ci riferiamo ad un piano di riequilibrio economico mai attuato.

(Il Faro on line)