Canottaggio, il racconto delle medaglie del 2017, dagli Europei di Racice, fino al Mondiale di Sarasota
23 medaglie in bacheca. L’anno si è chiuso in bellezza. Nel 2018, il Memorial D’Aloja, i Giochi del Mediterraneo e i Mondiali Assoluti di settembre
Canottaggio, il racconto delle medaglie del 2017, dagli Europei di Racice, fino al Mondiale di Sarasota
Il Faro on line – Con questo primo pezzo del 2018, ed a novantatre giorni dalla fine dei mondiali assoluti, continuiamo la cavalcata attraverso gli eventi del 2017 che hanno interessato la nazionale maggiore.
I titoli europei di Racice, verso Sarasota 2017. Lodo e Vicino nel due senza, con il 4 senza, sul primo gradino
Prima di parlare dell’evento clou, i Mondiali Assoluti di Sarasota, evidenziamo che nelle tappe di passaggio verso gli Usa l’Italia del canottaggio non si è risparmiata e durante i Campionati Europei Assoluti di Racice (Repubblica Ceca) ha vinto tre titoli continentali: due senza senior Matteo Lodo e Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle); nel doppio maschile di Filippo Mondelli (SC Moltrasio) e Luca Rambaldi (Fiamme Gialle); e nel quattro senza maschile di Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYC Savoia) e Domenico Montrone (Fiamme Gialle).
Il 4 senza pesi leggeri, vicecampione continentale
Sempre a Racice è stato vinto l’argento nel quattro senza pesi leggeri con Matteo Pinca (Carabinieri), Martino Goretti (Fiamme Oro), Piero Sfiligoi (CC Saturnia) e Catello Amarante (Marina Militare) e quattro medaglie di bronzo: nel doppio senior femminile con Kiri Tontodonati (Cus Torino) e Stefania Gobbi (SC Padova); nel quattro di coppia senior maschile con Romano Battisti (Fiamme Gialle), Andrea Panizza (SC Lario), Giacomo Gentili (Fiamme Gialle-SC Bissolati) ed Emanuele Fiume (Fiamme Gialle-Pro Monopoli), nel doppio pesi leggeri maschile con Stefano Oppo (Carabinieri) e Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e nel due senza pesi leggeri con Giuseppe Di Mare e Alfonso Scalzone (RYC Savoia).
La Coppa del Mondo di Poznan. Il bronzo di Anila Hoxha e l’oro del 4 di coppia pesi leggeri
Le altre tappe prima del mondiale iridato sono state le Coppe del Mondo di Poznan (Polonia), dove il singolo PR1 di Anila Hoxha ha vinto il bronzo, e la Coppa del Mondo di Lucerna (Svizzera) durante la quale sono state vinte cinque medaglie: oro nel quattro senza pesi leggeri con Matteo Pinca (Carabinieri), Martino Goretti (Fiamme Oro), Piero Sfiligoi (CC Saturnia) e Catello Amarante (Marina Militare); oro nel quattro di coppia pesi leggeri maschile con Matteo Mulas (CL Terni), Martino Goretti, Andrea Micheletti (Fiamme Oro) e Catello Amarante (Marina Militare).
A Lucerna invece.. l’argento del doppio pesi leggeri e del 4 senza senior
Continuando sempre a Lucerna ancora argento nel doppio pesi leggeri maschile con Stefano Oppo (Carabinieri) e Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro); argento nel quattro senza senior maschile Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYC Savoia) e Domenico Montrone (Fiamme Gialle); e bronzo nel doppio senior con Filippo Mondelli (SC Moltrasio) e Luca Rambaldi (Fiamme Gialle).
L’Italia torna a primeggiare al Mondiale assoluto. Una grande, tra le grandi nazioni
Dopo l’anticipo delle 14 medaglie tra Coppe del Mondo ed Europei (5 oro, 3 argento, 6 bronzo) arriviamo al Campionato del Mondo Assoluto (Senior, Pesi Leggeri e Para-Rowing) che vanno ricordati non solo per le medaglie conquistate – ben 9 –, ma anche perché l’Italia ha dimostrato di essere una squadra coesa e forte tra le compagini più importanti del panorama remiero internazionale. Un’Italia del canottaggio che, non più a parole, ora ha rinsaldato il suo posto tra le grandi Nazioni e questo grazie ai fatti e i fatti dicono, con orgoglio, che il canottaggio azzurro è tornato ai fasti del passato.
Uno staff tecnico di primo ordine, per tornare a festeggiare il titolo olimpico. Il sogno è a Tokyo 2020
Per mantenere il livello raggiunto il lavoro da fare è molto e di alto livello. Un lavoro che, grazie a una squadra olimpica e paralimpica fatta di atleti e atlete dai “grandi nomi” e dai grandi talenti, con uno staff tecnico di primissimo ordine che risponde ai nomi di Andrea Coppola, Giovanni Lepore, Claudio Romagnoli, Giancarlo Romagnoli, Vittorio Altobelli, Stefano Fraquelli, Benedetto Vitale, Luigi Arrigoni, Leonardo Antonini, Matteo Giuffrida, Giovanni Santaniello, Pierangelo Ariberti e Dario Naccari, diretto dal ditti Francesco Cattaneo, sarà entusiasmante seguire in ogni sua fase poiché l’obiettivo, come più volte ha affermato il Presidente Abbagnale, è arrivare a Tokyo ben preparati per tentare la conquista di una medaglia d’oro olimpica che manca dall’Italia dai Giochi di Sydney 2000.
I risultati del Mondiali di Sarasota. 7 medaglie per gli azzurri, con tre titoli
Entrando, ora, nello specifico del Campionato Mondiale Assoluto – Senior, Pesi Leggeri e Para-Rowing –ricordiamo subito che l’Italia, dopo il primo posto nella classifica per nazione Under 23, ha chiuso l’evento iridato al primo posto anche nel medagliere assoluto per nazioni davanti a Nuova Zelanda (7 medaglie: 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi) e Australia (6 medaglie: 3 ori, 2 argenti e 1 bronzo). Poi, per gli amanti delle statistiche, sottolineiamo pure che l’Italia, con il medagliere depurato dalla medaglia paralimpica e da quelle delle specialità non olimpiche, ha chiuso comunque il mondiale al quarto posto tra le nazioni che hanno vinto medaglie nelle specialità olimpiche: 1. Nuova Zelanda (3 oro, 1 argento, 2 bronzo), 2. Australia (2 oro, 1 bronzo), 3. Romania (2 oro), 4. Italia (1 oro, 2 argento, 2 bronzo).
Vicino e Lodo mondiali. A Sarasota, un due senza che vince su tutti
Per ricordare le medaglie vinte iniziamo subito dalle tre d’oro e tra queste quella straordinaria vinta dal due senza senior di Matteo Lodo e Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle). Un oro e un titolo mondiale storico per l’Italia – vinto per la prima volta in questa specialità – strappato ai croati negli ultimi quattrocento metri rimasti impigliati dalla rete calata da Matteo e Giuseppe. Una rete fatta di aggressività, tenacia, e voglia di vincere che gli ha permesso nell’ultima parte di ricuperare la barca di distacco dalla Croazia, fiaccare ogni resistenza e vincere. Per loro, grazie a questa performance, sono arrivate pure le nomination per i FISA Awards 2017, la candidatura ai Gazzetta Awards, ma anche l’assegnazione del premio atleta dell’anno della Federazione e i Collari d’Oro assegnati dal Coni.
Non si lascia nulla alle spalle.. ecco l’oro mondiale del 4 senza pesi leggeri
Oro e titolo di campione del mondo anche per il quattro senza pesi leggeri di Federico Duchich (CC Saturnia), Leone Maria Barbaro (Tirrenia Todaro), Lorenzo Tedesco e Piero Sfiligoi (CC Saturnia) che, dopo aver vinto la selezione di Piediluco, ha preparato tra Trieste e Piediluco la gara senza lasciare nulla al caso e seguiti, su indicazione del ditti Cattaneo, dal capo allenatore Under 23 Spartaco Barbo. Un percorso preparatorio che gli ha permesso di chiudere la gara iridata praticamente in solitaria e di tagliare il traguardo su Russia, argento a scapito della Cina che è crollata nel finale, e alla Germania.
Storico titolo mondiale femminile, nel quattro di coppia pesi leggeri
Oro e titolo mondiale anche per il quattro di coppia pesi leggeri femminile di Asja Maregotto (SC Padova), Paola Piazzolla (Fiamme Rosse), Federica Cesarini (Fiamme Oro/Gavirate) e Giovanna Schettino (CC Aniene). L’impresa di queste quattro straordinarie ragazze è risultata storica per il canottaggio nazionale per aver vinto l’oro in questa specialità dopo il bronzo arrivato dal mondiale del 2013 di Chungju (Corea).
Il 4 senza festeggia l’argento, dopo il bronzo di Rio 2016. In barca a Sarasota, Montrone e Abagnale
Alle tre medaglie d’oro vanno aggiunte quelle d’argento giunte dal quattro senza senior di Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYC Savoia) e Domenico Montrone (Fiamme Gialle).
Una medaglia, quella del quattro senza arrivata dopo una gara di attacco sulle battistrada per respingere, allo stesso tempo, gli assalti della Gran Bretagna, che chiuderà terza mentre l’Italia, pur avvicinandosi all’Australia che alla fine ha vinto l’oro, si metterà al collo l’argento. Quattro straordinari atleti, con la medaglia olimpica di Rio nel palmares – come del resto pure Vicino e Lodo – che sono riusciti nell’impresa di continuare a mantenere sul podio la barca che, dal 2015, è quella di punta tra le specialità olimpiche.
Oppo e Ruta mantengono la concentrazione e festeggiano il titolo di vicecampioni mondiali
Argento per il doppio pesi leggeri maschile di Stefano Oppo (Carabinieri) e Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) agguantato alle spalle dell’equipaggio francese, campione olimpico, l’unico che è riuscito a rintuzzare l’azione della barca italiana. Oppo e Ruta, infatti, dopo aver considerato l’imbattibilità dell’equipaggio transalpino, sono stati straordinari nel mantenere la concentrazione e rintuzzare i tentativi di rientro di Cina e Polonia, entrambe barche minacciose ma tenute a distanza sul traguardo dal doppio leggero azzurro, secondo con 25 centesimi di vantaggio sui cinesi alla fine terzi.
Due senza pesi leggeri, sul podio mondiale, anche nella categoria degli assoluti
L’ultimo argento del mondiale di Sarasota è arrivato dal due senza pesi leggeri di Giuseppe Di Mare e Alfonso Scalzone (RYC Savoia) che sono riusciti a salire anche sul podio assoluto. Un armo collaudato, fatto seguire da Cattaneo da Mariano Esposito, che è riuscito a sfilare la medaglia dal collo del Brasile negli ultimi trecento metri.
E l’ammiraglia azzurra torna a vestire una medaglia mondiale. Bronzo !
Delle tre medaglie di bronzo, quella vinta dall’ammiraglia ha il sapore epico perché arrivata, voluta, cercata e difesa, dopo undici anni di digiuno. L’ammiraglia formata da Cesare Gabbia (SC Elpis), Emanuele Liuzzi (Fiamme Oro), Luca Parlato (Marina Militare), Paolo Perino (Fiamme Gialle), Bruno Rosetti (SC Ravenna), Mario Paonessa (Fiamme Gialle), Davide Mumolo (SC Elpis), Leonardo Pietra Caprina (CC Aniene) e Enrico D’Aniello (SC Amalfi) al timone, è stata protagonista di una gara avvincente che ha visto la Germania conquistare l’oro – un equipaggio premiato anche con il Fisa Awaurds 2017 – seguita dagli Usa per l’argento, ma al terzo posto c’era l’Italia straordinario bronzo per soli 45 centesimi.
Il bronzo del doppio senior maschile e del quattro Lta, a Sarasota
Bronzo per il doppio senior maschile, di Filippo Mondelli (Moltrasio) e Luca Rambaldi (Fiamme Gialle. Una formazione che ha lottato per il titolo mondiale fino alla fine con una gara al cardiopalmo che ha permesso agli azzurri di mettersi al collo un bronzo. Una medaglia vinta subito dietro neozelandesi e polacchi e davanti a quotati equipaggi come Norvegia e Lituania. L’ultima medaglia di bronzo è arrivata dal quattro con LTA misto e formato da Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino, Luca Agoletto, Paola Protopapa e Gaetano Iannuzzi (CC Aniene) al timone. Questa specialità è tornata sul podio mondiale con una formazione tutta gialloceleste, seguita da Riccardo Dezi, e frutto delle sinergie attivate dalla Direzione Tecnica, con la supervisione del Capo Allenatore Giovanni Santaniello, con la Società di appartenenza.
Gli impegni del 2018
Chiudiamo questo ultimo servizio che parla del passato con uno sguardo al futuro prossimo poiché, dal giorno dopo lo svolgimento del Memorial Paolo d’Aloja, in programma a Piediluco dal 13 al 15 aprile, e della regata Internazionale Para-Rowing, programma a Gavirate dall’11 al 13 maggio, la nazionale maggiore (Senior, Pesi Leggeri, Para-Rowing) affronterà una serie di impegni internazionali, di passaggio per il mondiale, come le Coppe del Mondo di Bled-Slovenia (1-3 giugno); di Linz-Austria (22-24 giugno); di Lucerna-Svizzera (13-15 luglio). Alle tre Coppe del Mondo vanno aggiunti i Giochi del Mediterraneo di Tarragona-Spagna (22-29 giugno), il Campionato Europeo Assoluto di Glasgow-Gran Bretagna (2-5 agosto) per finire con la partecipazione al Campionato del Mondo Assoluto di Plovdiv-Bulgaria (9-16 settembre).
Fonte e foto : canottaggio.org