Musei italiani, 2017 anno dei record, superati i 50 milioni di visitatori
Sono usciti i dati definitivi relativi al periodo del 2017, il Colosseo il più visitato.
Il 2017 è stato l’anno dei record per i musei italiani. Un dato che non fa altro che confermare l’eccellenza, tutta italiana, del nostro patrimonio, del quale spesso e volentieri dimentichiamo di vantarci ma che tutto il mondo ci invidia. Superata la soglia dei 50 milioni di visitatori, con incassi da quasi 200 milioni di euro: 5 milioni in più di visitatori e +20 milioni rispetto al solo 2016.
Iniziative e Turismo le chiavi
Il ministro Franceschini presenta i dati forniti dall’Ufficio statistica del Mibact sui risultati dei musei statali 2017. I 5 luoghi della cultura statali più visitati si confermano il Colosseo (oltre 7 milioni), Pompei (3,4 milioni), Uffizi (2,2 milioni), Accademia di Firenze (1,6 milioni) e Castel Sant’Angelo (1,1 milioni). A contribuire in modo fondamentale sul dato le iniziative per le visite gratuite ai musei durante le prime domeniche di ogni mese, oltre al dato crescente sul turismo che il nostro Paese ha fatto registrare a partire da questa estate.
“Il bilancio della riforma dei musei – sottolinea Franceschini – è davvero eccezionale: dai 38 milioni del 2013 ai 50 milioni del 2017, i visitatori sono aumentati in quattro anni di circa 12 milioni (+31%) e gli incassi di circa 70 milioni di euro (+53%). Risorse preziose che contribuiscono alla tutela del nostro patrimonio e che tornano regolarmente nelle casse dei musei attraverso un sistema che premia le migliori gestioni e garantisce le piccole realtà con un fondo di perequazione nazionale.
Franceschini, ‘Italia in controtendenza con l’Europa’
“I musei e i siti archeologici italiani attraversano una rinnovata vitalità e al successo dei visitatori e degli incassi corrisponde un rafforzamento della ricerca e della produzione scientifica e un ritrovato legame con le scuole e con i territori. Per il quarto anno consecutivo – dice ancora Franceschini – l’Italia viaggia in controtendenza rispetto al resto d’Europa con tassi di crescita a due cifre, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno che, anche nel 2017, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del trend nazionale”.
Nel 2017 tutti i musei hanno registrato significativi tassi di crescita, ma il patrimonio archeologico è stato il più visitato: circa un terzo dei visitatori si sono concentrati tra Pompei, Paestum, Colosseo e Fori, Ostia Antica, Ercolano, l’Appia antica e i grandi musei nazionali come Napoli, Taranto, Venezia e ReggioCalabria e il Museo nazionale romano”.
Sul podio delle regioni con il maggior numero di visitatori il Lazio (23.047.225), la Campania (8.782.715), la Toscana (7.042.018); i tassi di crescita dei visitatori più elevati sono stati registrati in Liguria (+26%), Puglia (+19,5%) e Friuli Venezia Giulia (15,4%).
Nella Top 30 i tassi di crescita più sostenuti sono stati registrati da Palazzo Pitti (+23%) e da quattro siti campani: la Reggia di Caserta (+23%), Ercolano (+17%), il Museo archeologico di Napoli (+16%) e Paestum (+15%). A seguire i Musei reali di Torino (+15%) e il Castello di Miramare di Trieste (+14%). Significativo l’ingresso in classifica, per la prima volta, di Villa Adriana e del Museo di Capodimonte. (Fonte ANSA)