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Il ministro Beatrice Lorenzin, ‘una nuova farmacia è un vero e proprio provider di servizi sanitari’

12 gennaio 2018 | 11:54
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Il ministro Beatrice Lorenzin, ‘una nuova farmacia è un vero e proprio provider di servizi sanitari’

Intervista al ministro della Salute in occasione dell’apertura della nuova farmacia comunale in via Trincea delle Frasche a Fiumicino

Fiumicino – Una nuova farmacia comunale, un servizio in più per il territorio di Fiumicino. La zona è la più popolosa del territorio, l’Isola Sacra, precisamente in via Trincea delle Frasche. Un bando risalente al 2015, nel quale la gestione della farmacia comunale veniva affidata a privati.

“Avremo grande attenzione al sociale – affermano i titolari – in linea con le direttive del Ministero della Salute. La farmacia non è più solo un posto dove comprare medicine, ma un ausilio al territorio, un aiuto per le persone, un punto di prevenzione prima ancora che di cura. Faremo servizi dedicati come la consegna dei farmaci a domicilio, scontistiche sui medicinali, abbiamo un settore che riguarda particolarmente il benessere, e poi organizzeremo giornate dedicate alla prevenzione.  All’inaugurazione erano presenti il sindaco Montino, l’assessore Angelo Caroccia, il dirigente dei Servizi Sociali Fabio Sbrega.

E visto che sono state citate le linee guida del Ministero della Salute, abbiamo raggiunto telefonicamente il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin (ministro della Salute dal 28 aprile 2013 prima nel Governo Letta e successivamente riconfermata in carica sia nel Governo Renzi sia nel Governo Gentiloni), da sempre particolarmente legata al litorale romano.

Ministro, l’naugurazione di una farmacia comunale è sempre un segnale importante. Quanto conta la sanità di prossimità nel contesto sociale attuale?

Beatrice Lorenzin“Conta moltissimo, perché la farmacia- afferma la Lorenzin – in un sistema di salute che aspira a conservare il suo impianto solidaristico e universalistico, non è solo un dispenser di prodotti, ma un vero e proprio provider di servizi sanitari (la cosiddetta ‘farmacia dei servizi’), integrato nel Servizio sanitario nazionale. La farmacia, grazie anche alla sua capillarità sul territorio svolge un lavoro di front office fondamentale, non solo nelle grandi città ma soprattutto nelle piccole realtà territoriali.

In questi anni ci siamo impegnati con numerose norme per rendere le farmacie dei veri e propri luoghi dove professionisti preparati possono offrire ai cittadini servizi di valenza socio-sanitaria (penso per esempio all’assistenza domiciliare, agli screening, alla presa in carico di pazienti cronici per monitorare l’aderenza alle terapie migliorandone gli esiti e riducendo gli sprechi). Ma non solo, le farmacie svolgono un ruolo strategico nella comunicazione e nell’informazione dei messaggi che riguardano la salute”.

 Sta cambiando il modello culturale, non più salute ma benessere, intendendo con ciò l’attenzione non solo alle patologie ma allo stato psico fisico dell’essere umano. Quali linee di programmazione sanitaria riguardando questo aspetto?

“La sanità del futuro – risponde il ministro – deve muoversi seguendo due linee, in particolare: la prevenzione, a cominciare dagli stili di vita; e una nuova organizzazione della Medicina del territorio affinché si riesca a gestire la cronicità in modo efficiente e forte.

In questo scenario la sanità del futuro dovrà essere sempre meno concentrata sull’ospedalizzazione (luogo dove devono essere affrontate le acuzie) e più incentrata sull’assistenza territoriale, per andare incontro alla domanda di salute che oggi è, in larga e crescente misura, determinata dal diffondersi di patologie cronico – degenerative collegate all’aumento della vita media.

In questo senso – conclude – un aspetto che considero decisivo e che durante tutto il mio mandato ho portato avanti è il tema della prevenzione, che rappresenta l’arma numero uno che abbiamo per stare in salute, non ammalarci, ma anche volerci bene e capire come volere bene alle persone che vivono accanto a noi. Questo è estremamente importante, perché la salute e il benessere fisico passano attraverso una serie di giusti comportamenti”.

L’intervista alla dottoressa Leonella Angeli Bufalini