Comitato pendolari, ‘Roma-Lido, ennesimo servizio sospeso, 3 giorni infernali’
Il comitato accusa Atac:”pessima gestione della linea in emergenza, urge manutenzione”.
Roma- Una tre giorni “infernale” per i pendolari della linea Roma–Lido: il 16-17-18 gennaio corse soppresse e orari rimodulati, fino alla sospensione del servizio e il passaggio alle navette sostitutive. Ecco il comunicato del Comitato Pendolari Roma-Ostia.
“Se martedì 16 le cause del disservizio (uomo investito sui binari) non sembrano riconducibili ad Atac (anche se occorrerà capire come e perché una persona sia potuta entrare sul sedime ferroviario) mercoledì 17 (1 ora di sospensione) e giovedì 18 (3,5 ore di sospensione) sono strettamente legate a una pessima gestione della linea.
Ancora una volta, infatti, sembra che il “forte vento” abbia causato la caduta di rami e seri danni ai cavi elettrici. E’ evidente, tuttavia, che non siano state condizioni climatiche eccezionali a determinare l’emergenza ma la mancanza di una manutenzione programmata delle infrastrutture e di una potatura periodica degli alberi che insistono sulle scarpate della linea.
Sono anni che alle prime piogge, ai primi venti e ai primi caldi i pendolari devono temere incrementi di disservizi e guai sulla linea. E le responsabilità non sono solo del gestore Atac ma anche del suo azionista unico Roma Capitale: basta fare una passeggiata sulle strade limitrofe alla linea e vedere in quanti punti la robusta recinzione in ferro e cemento è stata schiacciata dal peso di alberi crollati.
Gli scriventi Comitati hanno più volte denunciato la desolante ed evidente carenza del gestore e del comune nella manutenzione dell’infrastruttura e delle relative pertinenze, ma comunicati e lettere sono rimasti inascoltati. La buona sorte ha sempre evitato la tragedia: speriamo non sia necessario attenderne una per procedere con interventi sistematici di manutenzione.
Tutto qui? No il disagio dei pendolari è stato reso ancor più pesante dalla gestione disastrosa dell’emergenza: nonostante la linea sia rimasta ferma per molte ore, è mancata una segnalazione all’interno dei treni circolanti sulla metro B e le comunicazioni all’utenza sulle linee metro sono state discontinue e poco efficaci. Solo per parlare della giornata del 18, nella stazione di Magliana (punto di partenza dei bus sostituivi) non era presente nessun addetto Atac (solo vigilanti e agenti della Polizia di stato) e non erano state predisposte indicazioni sull’ubicazione delle fermate né tantomeno sulla frequenza degli autobus.
Inoltre il numero di bus sostitutivi messi a disposizione è risultato del tutto carente (sarebbero serviti autobus per trasportare 6.000 passeggeri/ora ma sembra che ne siano partiti una decina/ora). Risultato: centinaia di persone riversate su Viale di Val Fiorita, a tratti su entrambi i sensi di marcia. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato seri problemi di ordine pubblico.
Considerato che questi disagi di natura emergenziale si sommano a una situazione già precaria e fortemente penalizzata per gli utenti della linea, gli scriventi Comitati chiedono a Comune e Atac di procedere a una manutenzione sistematica delle alberature prospicenti il sedime ferroviario e di predisporre un piano di gestione delle emergenze che preveda una comunicazione efficace e consenta un trasporto passeggeri dignitoso che eviti il determinarsi di situazioni di rischio per l’utenza.
I Comitati richiamano inoltre la Regione al suo ruolo di controllo e chiedono di intervenire nei confronti del gestore Atac, anche per vie giudiziali, per gli evidenti inadempimenti nella gestione e manutenzione della linea (Art. 11 comma 1 del contratto di servizio – CdS) nonché nella gestione delle interruzione del servizio (Art. 7, comma 3 del CdS)”.
(Il Faro On line)