Ostia, in vendita lo storico villino Egle, il liberty del dottor Antici
Prezzo di tre milioni di euro per il villino Egle sul lungomare appartenuto al medico Antici, parente di Giacomo Leopardi
Ostia – Il villino Egle, conosciuto ai più come villino Antici, protagonista delle foto d’epoca e di film storici, è in vendita: per comprarlo ci vogliono 2,9 milioni di euro.
Non trova per ora un acquirente il cosiddetto villino Antici (ma sulla targa d’ingresso c’è scritto Villa Egle), lo storico palazzetto che si affaccia sul lungomare Paolo Toscanelli proprio all’ingresso dello stabilimento balneare “Marechiaro”. Il prezzo è importante ma l’offerta è di assoluto prestigio e valore non solo per la posizione e neanche per la sua architettura liberty con contaminazioni del cosiddetto “barocchetto romano” (finestre con bifore, richiami neoclassici e torretta in stile veneto) quanto, invece, per il valore strettamente immobiliare: la dotazione, infatti, è di una superficie di 375 metri quadrati distribuiti in sei locali e tre livelli.
L’annuncio dell’agenzia immobiliare che sta trattando la vendita per conto della proprietà è emblematico: “Uno dei pochi villini ancora esistenti sul lungomare e riferibile all’edilizia dei primi decenni del secolo e dichiarata di notevole interesse pubblico”.
Il palazzetto dove il dottor Antici negli anni Quaranta aveva il suo ambulatorio medico oltre che la residenza con la famiglia, l’agenzia immobiliare lo considera “ideale anche per la realizzazione di un centro di rappresentanza, uno store monomarca d’alta levatura, un centro congressi o per farne la vostra esclusiva dimora al mare di Roma, nel cuore pulsante del Lido di Ostia”.
Non si sa molto sulla “nascita” di quel villino. Dalle foto aeree pubblicate sul volume “Ostia vista dall’alto” (in vendita su Amazon) l’edificio fa la sua comparsa tra il settembre 1924 e la fine del 1925 (data alla quale si riferisce la foto di apertura con il villino cerchiato di rosso).
Si sa che è appartenuto al medico di famiglia, dottor Antici, stando a diverse testimonianze. “Lo ricordo bene – racconta Silvano Gamboni, classe 1940 – perché era il medico della nostra famiglia e, soprattutto, perché mi fece una serie di punture sulla pancia dopo che ero stato morso da un cane. Ricordo pure che vantava una lontana parentela con Giacomo Leopardi: la madre del poeta si chiamava Adelaide Antici”.
Il villino Antici è stato anche lo sfondo delle riprese di almeno due film. Il primo è “Domenica d’agosto” (1949, regia di Luciano Emmer): le due protagoniste femminili ballano sulla terrazza dello stabilimento balneare “Marechiaro” e dietro di loro si stagliano il primo piano con la torretta dell’edificio. Nel film “Il bandito dagli occhi azzurri” (1980, regia di Alfredo Giannetti), come racconta il volume “Ostia set naturale”, tutto il finale si svolge davanti al villino Antici con il protagonista interpretato da Franco Nero catturato dalla polizia.
L’immobile negli ultimi anni è appartenuto ad un cardiologo ospedaliero che ha tentato l’avvio di un onerosissimo restauro rimasto incompiuto.