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Ostia, Papa Francesco invita i parroci a incontrare la città per lottare contro il disagio e la criminalità

5 febbraio 2018 | 15:11
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Ostia, Papa Francesco invita i parroci a incontrare la città per lottare contro il disagio e la criminalità

Santa Messa alla presenza di tutti i parroci di Ostia il 22 febbraio a Regina Pacis. Seguiranno incontri con magistrati, politici e cittadini

Ostia – Contro malavita e disagio sociale sul quartiere costiero di Roma parroci di Ostia chiamati a raccolta da Papa Francesco.

E’ il senso dell’incontro programmato per giovedì 22 febbraio alle ore 21,00 presso la chiesa madre di Ostia, Regina Pacis. “Data la situazione di Ostia e per volontà del Santo Padre – spiega una nota – nella parrocchia di Regina Pacis, giovedì 22 febbraio alle ore 21, e per la prima volta con la presenza delle otto parrocchie di Ostia, verrà officiata dal vescovo Paolo Lojudice la Santa Messa”. Augusto Paolo Lojudice, 54 anni a luglio, dal 2015 è il vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore Sud.

Il vescovo ausiliario di Roma Sud, Paolo Lojudice

Il vescovo ausiliario di Roma Sud, Paolo Lojudice

A seguire – prosegue la nota ufficiale – ma con date ancora da definirsi e sempre presso la cattedrale verranno effettuati degli incontri con magistrati, politici e cittadini per le problematiche morali e sociali di Ostia”.  Le chiese di Ostia chiamate a raccolta con i rispettivi parroci sono San Vincenzo De Paoli, Nostra Signora di Bonaria, Santa Monica, Regina Pacis, Stella Maris, San Nicola, Santa Teresa di Gesù Bambino e Sant’Egidio.

In poche parole si tratta della scesa in campo della Chiesa rispetto alle vicende che hanno segnato gli ultimi anni la vita sociale e amministrativa del litorale romano, dall’arresto con relativa condanna del presidente del X Municipio ai due anni di commissariamento dell’amministrazione locale per l’accusa di infiltrazioni criminali alla testata di Roberto Spadaal giornalista Rai Daniele Piervincenzi fino all’arresto di 32 soggetti accusati di far parte del clan Spada ritenuto un’associazione a delinquere di stampo mafioso.