#Roma, presentato “La formula dell’Anima” il nuovo libro di Anna Rita Cammerata
Un lavoro fantasticamente ardito che azzarda l’interrogativo, legato alla capacità umana di provare emozioni e sentimenti, che l’anima possa provare altrettanto,
Le Sale del Bramante di Piazza del Popolo hanno ospitato la presentazione del nuovo libro di Anna Rita Cammerata “La Formula dell’Anima”. Notevoli gli interventi su vari temi come religione, medicina e psicologia grazie al contributo di Padre Renato Gaglianone, Marina Risi, Daniela Pulcini, Sergio Marini. e la psicologa Paola Ponzo.
Storica autrice Rai, scrittrice, creatrice di spettacoli e commedie teatrali di successo, Anna Rita Cammerata è alla sua quinta fatica letteraria; una “creatura”, quest’ultima, definita dalla stessa autrice “una delle espressioni più delicate della mia visionarietà”.
Autore poliedrico che spazia dalla tv alla musica, dal teatro al cinema, la Cammerata perpetua lo stile “simil animistico” che caratterizza i suoi lavori anche in questo scritto.
In questa occasione, a differenza di “Io Roma” in cui conferisce vita ad una città o de “Il Congresso degli Arguti….” in cui fa vivere le storiche statue parlanti rinomate nell’Epoca papalina; la Cammerata si fa rilasciare una sorta di intervista, addirittura dall’Anima che, invece di rispondere a tono, lascia i lettori, e l’autrice in primis, intenti a districarsi tra i non pochi interrogativi a cui seguono, comunque, delle indefinite risposte.
Un lavoro fantasticamente ardito che azzarda l’interrogativo, legato alla capacità umana di provare emozioni e sentimenti, che l’anima possa provare altrettanto, che possa addirittura generarli o che possa direzionarli conducendoli e conducendoci in uno status filosofico che determinerà tutta la nostra esistenza.
Un lavoro che, come tutti quelli che l’autrice ama definire “scritti” prima che libri, si distingue per una genuinità fortemente voluta al punto da non fare editing e correzioni di bozza.
Una “cattiva abitudine” che mette la Cammerata in uno stato di “difetto” che fa esulare i suoi libri dai canoni strettamente letterari propri di un lavoro di scrittura classico, ma che dona un’opera di getto, che arriva nelle mani del lettore così come la scrittrice la crea, senza filtri, correzioni, rivisitazioni, e aggiunte o sottrazioni di nessun genere.
Un difetto ed un autogol incomprensibili? Sicuramente, ma anche garanzia e pregio di un “prodotto” artigianale privo di orpelli e additivi che possano alterarne l’origine e la natura del lavoro stesso.