Serie A, vittorie per Inter e Roma, testa a testa tra Napoli e Juve

11 febbraio 2018 | 22:48
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Serie A, vittorie per Inter e Roma, testa a testa tra Napoli e Juve

Napoli ancora a +1 dalla Juventus, Inter terza, vince la Roma che supera la Lazio.

Se Napoli e Juventus spiccano il volo e, come due ciclisti, si affrontano cercando di non perdere nemmeno un centimetro della loro corsa, anche le contendenti al terzo e quarto posto infiammano una lotta sin qui indecifrabile. Tra Inter, Lazio e Roma, soltanto due siederanno al tavolo delle grandi, qualificandosi per la Champions.

L’Inter soffre (com’era prevedibile) ma ritrova la vittoria dopo oltre due mesi a spese del Bologna. I nerazzurri ritornano a essere così la terza forza del campionato, complice il tonfo della Lazio al San Paolo.

La Roma di Di Francesco inanella il secondo successo consecutivo (5-2 contro il Benevento), si porta a 47 punti e sorpassa i rivali biancocelesti.

Sampdoria e Milan (rispettivamente a 41 e 38 punti) vincono, mettono pressione davanti a loro e aspettano fiduciose nell’errore avversario per sfruttare qualche opportunità. I blucerchiati battono 2-0 il Verona, mentre il Milan va sul velluto a Ferrara vincendo per 4-0 sulla neopromossa Spal.

Nuova linfa vitale per Spalletti, Roma 5-2 col brivido

A San Siro decidono Eder e soprattutto Karamoh, in risposta al pareggio momentaneo di Palacio. Donadoni torna a mani vuote e col rimpianto dopo l’ottimo primo tempo dei suoi.

I felsinei sono evanescenti nella ripresa e, in un match non cattivo si complicano la vita con la doppia inferiorità numerica (doppia ammonizione per Mbaye e fallo da rosso di Masina al 90′ ai danni di Lisandro Lopez).

A risolvere la gara preparata da Spalletti ci pensano i “nuovi”, quelli messi da parte e -spesso e volentieri- in panchina. Eder (al posto di Icardi che è fuori in via precauzionale) segna dopo 48 secondi. D’Ambrosio colpisce una traversa. Karamoh, classe ’98, prelevato per 5 milioni circa dal Caen, trova la rete con un meraviglioso sinistro a giro. Rafinha, il nuovo acquisto, subentra e si mette subito in mostra, al resto ci pensa Handanovic, più volte chiamato agli straordinari.

Male i soliti noti. Sul gol di Palacio, Miranda commette un errore grossolano e imperdonabile -e forse arriva per questo la sostituzione al 46′, anche se Spalletti parlerà di stiramento- con un pallone svirgolato male che si innalza a campanile e si trasforma in un assist per il più classico dei gol degli ex.

Brozovic migliora rispetto alle ultime uscite ma mugugna quando viene fischiato dalla curva mentre si dirige in panchina per la sostituzione. Perisic, completamente fuori fase, patisce le condizioni fisiche pessime.

Insomma, se si vuole valutare il quadro generale sono arrivati quei tre punti che non dovevano più sfuggire in un periodo di piena crisi attraversato da tutti. Magari, la voglia dei nuovi e la freschezza dei più giovani serviranno da carburante nello sprint finale per il piazzamento Champions.

Nel posticipo serale inizio shock per la Roma -impegnata all’Olimpico contro il fanalino di coda Benevento– in svantaggio dopo 7 minuti per mano di Guilherme. Pareggia Fazio di testa per l’1-1 dell’intervallo, poi la rimonta certificate da Dzeko al 59′. A risolvere i problemi giallorossi la prestazione maiuscola di Under, che sigla una doppietta e giunge al terzo gol in sette giorni, condito dall’assist per il bosniaco. Chiudono il tabellino Brignola, in rete al 76′, e Defrel dagli undici metri per il 5-2 finale.

Volano il Napoli e la Juventus

Una domenica di Serie A all’insegna dell’imprevedibile mentre Juventus e Napoli, di un altro pianeta, giocano un campionato a parte, rispettivamente impegnate negli anticipi del venerdì e sabato.

Il testa a testa in vetta prosegue senza sosta, con i partenopei avanti di una sola lunghezza rispetto ai bianconeri. Gli uomini di Sarri asfaltano (grazie ad una ripresa sfavillante) la Lazio di Inzaghi, rimontando lo svantaggio iniziale e portandosi sul 4-1 conclusivo.

In un match con due squadre in piena emergenza infortuni vince quella con più risorse e qualità: di De Vrij e Callejon le reti nella prima frazione, poi al 54′ l’autorete di Wallace che taglia le gambe degli avversari, e il match assume un’altra piega.

Chiudono i conti Mario Rui e soprattutto Dries Mertens, con recupero e assistenza di Zielinski a impreziosire un’azione visivamente esaltante. Soltanto gli interventi di Strakosha evitano un passivo più pesante, per una Lazio che gioca alla pari nel primo tempo salvo poi perdersi nella ripresa.

Gli azzurri totalizzano sin qui 63 punti su 72 a disposizione, un dato incredibile per l’unica squadra in grado di emulare il passo della Juve e che mantiene viva una Serie A altrimenti senza contendenti.

Al Franchi di Firenze i casi al limite del regolamento mettono gli arbitri nel mirino della critica. La Juventus si impone sui rivali della Fiorentina (reti dell’ex Bernardeschi e di Higuain) e non subisce reti da cinque partite, ma la polemica scoppia sul rigore tolto alla viola per una posizione di fuorigioco di Benassi.

Il problema è la natura di un tocco che avviene nel momento in cui il centrocampista si trova offside: prima del fischio che vanifica l’azione, il giocatore innescato va al cross che porta al tocco evidente col braccio di Chiellini in area. Rigore? No, perché al momento di ricevere e crossare c’è un contatto SimeoneAlex Sandro, col pallone che carambola proprio dalle parti di Benassi.

L’arbitro Guida, dopo un tempo infinito trascorso a consulare il VAR, dice che si può continuare, mentre tutti si preparano per il tiro dal dischetto.

Dal frame di un replay però il tocco sembrerebbe dello juventino, e in questo caso, intenzionalità o ‘casualità del tocco’ a parte (non è contemplato da regolamento), la posizione di Benassi sarebbe da giudicare regolare perché non si tratterebbe del passaggio di un compagno ma di una palla vagante.

Un altro capitolo appassionante si aggiunge a questo campionato, che si conferma incerto e ad alta tensione. La trama entra adesso nel vivo: la prossima occasione per molte squadre passa tra una settimana, con la venticinquesima giornata tutta da giocare.

(Il Faro On line)