Taglio dei pini sulla via Cristoforo Colombo: scoppiano le polemiche
Avviato l’abbattimento degli alberi sulla via Cristoforo Colombo nei pressi dell’incrocio con via di Malafede. Le proteste sui social network
Malafede – E’ iniziata l’opera di abbattimento dei pini sulle banchine della via Cristoforo Colombo e subito il popolo di internet si divide tra favorevoli e contrari. L’operazione, spiega la sindaca Virginia Raggi, si collega al piano di messa in sicurezza degli alberi malati o pericolanti e, nello specifico di quel tratto della via Cristoforo Colombo, anche con l’avvio dei saggi archeologici per la realizzazione del sottopasso. Intanto il Codacons chiede cosa si aspetti a fare il monitoraggio e l’abbattimento degli alberi pericolanti nel resto del X Municipio.
ALBERI PERICOLOSI
Gli operai del Comune di Roma hanno avviato il taglio dei pini che fiancheggiano la Colombo in corrispondenza con il semaforo di via di Malafede. E’ lo stesso punto nel quale il 1 dicembre 2013 un motociclista, Gianni Danieli di 42 anni, padre di 2 figli, trovò la morte per la caduta di un pino. Per quella disgrazia il 24 ottobre 2915 gli otto funzionari in qualche modo responsabili del monitoraggio dello stato di salute degli alberi della Colombo, sono stati indagati per omicidio colposo e poi, due anni dopo, la loro posizione è stata archiviata: non ci sarebbero stati elementi di prova sufficienti per accusarli in dibattimento.
E’ alla luce di quella come di altre tragedie legate al crollo di un albero sulla strada che si è deciso di rimuovere i pini più pericolosi della Colombo. Lo chiarisce in una nota della sindaca Virginia Raggi che il 16 febbraio scorso spiega: “Gli alberi, come tutti gli esseri viventi, hanno un loro ciclo vitale che inizia con la germinazione del seme e termina alla morte della pianta. Tale ciclo si ripete da milioni di anni nelle foreste naturali, dove gli alberi morti cadono al suolo trasformandosi in humus – dice Raggi – Abbiamo già schedato, in pochi mesi, 30mila degli 82mila ad alto fusto. Quelli abbattuti in emergenza sono stati 139, pari allo 0,5% di quelli controllati. Abbattimenti e potature vengono certificate da agronomi e validate dai tecnici del Servizio Giardini. Allo stesso tempo, con l’iniziativa #alberiperilfuturo, abbiamo già messo a dimora circa 3mila nuovi alberi e continueremo a piantare insieme a cittadini, comitati e associazioni, anche domenica 25 febbraio”.
Peraltro, proprio il tratto di Colombo che si interseca con via di Malafede è interessata dall’appalto per la realizzazione di un sottopasso e delle relative rampe d’accesso. Si tratta di un’opera approvata dalla Giunta Alemanno e appaltata dalla Giunta Raggi dal costo di 6,418 milioni più 350mila euro di oneri per la sicurezza. Interesserà il tratto di via Cristoforo Colombo di circa 1,2 km dal km 17+400 al km 18+600. A novembre 2017 è stato annunciato l’avvio dei saggi archeologici e l’abbattimento dei pini rientra nelle priorità per le valutazioni tecniche. Il cantiere per la realizzazione del sottopasso dovrà durare un massimo di 304 giorni (44 settimane).
LE REAZIONI DEL POPOLO SOCIAL
L’avvio degli abbattimenti dei pini sulla Colombo ha innescato polemiche e preoccupazioni, soprattutto tra gli automobilisti pendolari che usano ogni giorno quella strada. Luciano nella discussione informa che: “È il tratto dove uno di quei pini cascò e fece morire un motociclista non molto tempo fa… purtroppo, per quanto ami questi alberi penso che andava fatto gia da tempo. Quel tratto tra l’altro interessa l’area di cantiere dove verrà fatto il sottopasso con le relative rampe e rotonda.” Antonella si compiace dell’iniziative: “Gli alberi devono stare in pineta e lontano da strade e case.” Cinzia al contrario è polemica: “Non mi pare proprio un modo ‘normale’ quello di lasciare un tronco di pino tagliato così, a 6/7 m di altezza. Oltretutto rappresenta un pericolo comunque se ci si sbatte contro. Pare una roba brutta, uno scempio. .si devono tagliare i pini? Purtroppo si, al punto in cui siamo arrivati. Tagliarli alla base ..no? Che significano i monconi di tronchi così?”. Riccardo suggerisce: “Li lasciano a quella altezza per poterli estirpare poi “.
“Siamo sicuri che siano state valutate tutte le opzioni per salvare questo patrimonio centenario?” interroga Paola che ha scritto all’assessora comunale all’Ambiente, Pinuccia Montanari, ed alla sindaca di Roma.
Andrea Gasparini di Tutors della Riserva: “Solo a Roma al posto degli alberi ci sono moncherini e sono anni che non si pensa a sostituire quelle brutture con nuove piante. Se vogliamo che il nostro sia considerato il ‘bel paes’ partiamo anche dalla cura del suo verde”. Antonio osserva: “Personalmente sono contentissimo che vengono tagliati quelli ai bordi delle strade, 1) perché mi viene l’ansia ogni volta che piove e rimango fermo per traffico, sono una ghigliottina perfetta; 2) sono pericolosi per la caduta e per la rovina del manto stradale, non dimentichiamo che sotto i pini sono morte tante persone, non ultimo il centauro che proprio in questo punto mori qualche anno fa per la caduta di un pino!!! Lasciamo il buon senso e l’ambientalismo ad altri”. Concorda Paolo: “Non credo che la nostra pineta , una tra le più estese d Europa, possa risentire di una decina di pini tagliati. Piuttosto sono gli incendi che minacciano il verde. Un giorno morirò sicuramente ma vorrei che non fosse a causa un pino caduto per il vento.”
Conclude Daniela: “Spero che per ogni albero abbattuto si provveda a piantarne un altro anche in un altra zona. Credo sia un obbligo di legge. Lo rispetteranno?”.