Droga, sgominata la ‘Banda delle Colf’ a Roma, 9 arresti tra l’Italia e le Filippine

23 febbraio 2018 | 11:02
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Droga, sgominata la ‘Banda delle Colf’ a Roma, 9 arresti tra l’Italia e le Filippine
Droga, sgominata la ‘Banda delle Colf’ a Roma, 9 arresti tra l’Italia e le Filippine
Droga, sgominata la ‘Banda delle Colf’ a Roma, 9 arresti tra l’Italia e le Filippine
Droga, sgominata la ‘Banda delle Colf’ a Roma, 9 arresti tra l’Italia e le Filippine

Avevano costruito un traffico della droga internazionale.

ROMA – Associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e spaccio. Con queste accuse sono state disposte le misure cautelari nei confronti di 9 cittadini filippini (4 di loro già in carcere, mentre gli altri 5 agli arresti domiciliari).

L’operazione, partita alle prime luci dell’alba, ha coinvolto i Carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale.

Le disposizioni sono state emesse dal Gip del Tribunale della Capitale a seguito dell’attività investigativa condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma.

L’indagine ‘da record’

Avviata in marzo del 2016, ha già determinato l’arresto di altre 6 persone, in flagranza di reato, ed il recupero di più di due chili, precisamente 2,258 kg della sostanza denominata ‘shaboo‘.

Un sequestro record in Italia e uno dei più importanti in Europa per questo particolare tipo di stupefacente, che immesso sul mercato avrebbero fruttato più di milione di euro.

La sostanza stupefacente denominata 'shaboo', nascosta all'interno di barattoli contenenti vernice

La sostanza stupefacente denominata ‘shaboo’, nascosta all’interno di barattoli di carne in scatola

Ricostruito l’organigramma dell’associazione criminale, si è risaliti dal piccolo spacciatore nella Capitale fino ad arrivare al cartello nelle Filippine che inviava la droga in Italia con voli di linea fino a Milano, e da qui veniva trasportata a Roma da alcuni appartenenti all’organizzazione che poi rifornivano i pusher per la vendita al dettaglio a domicilio o lungo le strade.

La sostanza (che non è altro che metanfetamina purissima, ed essendo inodore non viene rilevata dal fiuto dei cani antidroga), giungeva in Italia in bustine di plastica, avvolte nella carta carbone per eludere i controlli aeroportuali ai raggi X, custoditi all’interno di confezioni di carne in scatola, perfettamente sigillate.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno accertato che al vertice dell’organizzazione criminale, per la parte romana, vi era una donna filippina di 52 anni.

Il cartello filippino si occupava di procacciare la droga, inviandola in Italia e monitorandone lo spaccio, per poi ricevere il denaro provento della vendita al dettaglio e indicare agli associati in Italia nuovi canali con i quali inviare i soldi al fine di occultarne i flussi, il tutto assicurando adeguata tutela legale e giudiziaria agli associati.

Sono stati inoltre individuati e tracciati i flussi di denaro da e per le Filippine, tramite i circuiti di “money transfer”, dove venivano effettuati versamenti grazie all’utilizzo di documenti forniti da prestanomi compiacenti.