Sul voto in X Municipio l’ombra dei brogli elettorali
Denuncia di brogli elettorali da Filippo Bertolami, candidato consigliere e sindacalista della Polizia di Stato: “Sui verbali cancellature, modifiche e sovrapposizioni”
Ostia – Brogli elettorali nelle operazioni di scrutinio dei voti delle elezioni al Consiglio del X Municipio del 5 novembre? E’ l’interrogativo che aleggia dopo la denuncia pubblica ripresa oggi anche da Il Fatto Quotidiano.
A denunciarlo, prima sulla sua pagina Facebook poi agli organi di stampa, è Filippo Bertolami, Vice questore aggiunto della Polizia di Stato (attualmente sospeso) , Segretario Nazionale del sindacato PNFD. “Abbiamo acquisito i documenti prova dei ‘brogli’ alle elezioni del X Municipio denunciati pubblicamente a novembre quando ancora si poteva porre rimedio – esordisce Bertolami – E’ infatti emersa un’evidente alterazione dei dati elettorali con cancellature, modifiche, sovrapposizioni cartacee, ecc. senza alcuna validazione formale ciò che, insieme alla bassa affluenza e al condizionamento fascio-mafioso denunciato proprio da Minniti e Bindi, decreta l’inattendibilità dei risultati e l’ulteriore delegittimazione dei proclamati eletti”.
Le immagini dei verbali acquisite e diffuse da Bertolami sono scioccanti. Soprattutto se si ricorda il clima di estrema vigilanza antimafia promesso dal ministro dell’Interno Minniti come risposta ai fatti collegati alla testata di Roberto Spada e all’accusa di legami tra i clan criminali e alcuni gruppi politici locali.
“Su tanto scempio – prosegue Bertolami – campeggiano i timbri del Ministero dell’Interno apposti su atti evidentemente nulli, che avrebbero dovuto invece essere ricontrollati e se possibile sanati, come a suo tempo avevamo appunto chiesto pubblicamente ai vertici del Viminale. Con l’aggravante che Minniti aveva platealmente assicurato Legalità e Trasparenza per le elezioni del X Municipio e per il martoriato territorio di Ostia, tanto promesse quanto non mantenute per un quartiere di Roma, figuriamoci cosa potrà accadere alle ormai imminenti elezioni, soprattutto nelle zone ad alta densità mafiosa”.
La notevole quantità di verbali corretti prodotta da Bertolami, si riferisce in particolar modo al primo turno elettorale, quello del 5 novembre, e riguarda il numero complessivo degli elettori per sezione, le preferenze assegnate ai singoli candidati alla presidenza e altre inesattezze.