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Civitavecchia, sequestrano un giovane per un carico di droga non pagato, arrestati

1 marzo 2018 | 06:00
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Civitavecchia, sequestrano un giovane per un carico di droga non pagato, arrestati

Il giovane ha confessato che si era fatto da tramite per uno smercio di droga tra un suo amico e un fornitore.

Civitavecchia – Preoccupata perché il figlio non fa rientro a casa, dopo averlo incessantemente cercato di contattare al telefono senza risultato, una donna riceve una telefonata da un numero sconosciuto: la voce di uomo le riferisce che se vuole rivedere il giovane si deve procurare 6mila euro.

Il tutto è successo pochi giorni fa a Civitavecchia. La signora preoccupata per l’assenza del figlio e per le minacce verbali ricevute si è recata negli uffici del commissariato di Civitavecchia diretto da Nicola Regna.

Uno scambio di droga andato male

Gli investigatori mettono immediatamente in atto un servizio per riuscire ad incontrare i sequestratori; dopo un’intermediazione tra la donna e i rapitori, sono riusciti a trovare un luogo per lo scambio soldi-ragazzo nei pressi dell’ospedale. Poi, al momento dello scambio dei soldi, un agente ben nascosto all’interno della macchina della donna e altri nelle vicinanze del nosocomio, sono riusciti a bloccare il sequestratore, già noto alle forze dell’ordine, e a liberare il ragazzo.

Il giovane ha confessato agli agenti che si era fatto da tramite per uno smercio ingente di droga tra un suo amico e un fornitore, ma, al momento del pagamento il cliente si era dileguato senza onorare il debito, così gli spacciatori lo avevano sequestrato in cambio dei soldi.

Dopo continue minacce e numerose violenze fisiche fino a quando liberato, il ragazzo ha raccontato agli investigatori che il sequestro era avvenuto in casa di un noto pregiudicato di zona già sottoposto agli arresti domiciliari. Con la scusa di un controllo, gli agenti si sono introdotti nell’abitazione ma, alla vista dei poliziotti due donne si sono date alla fuga, cercando di occultare all’interno di una fioriera un involucro di cellophane. Sono state subito bloccate dagli agenti appostati nei pressi della casa e immediatamente recuperato l’imballo dove all’interno erano contenuti circa 350 grammi di hashish.

Per le due ragazze sono scattate le misure degli arresti domiciliari mentre per il sequestratore e il suo complice si sono aperte le porte del carcere.

(Il Faro on line)