Il Geom. Luigi Centore, direttore dei lavori di manutenzione dell’arenile, interviene in merito alla diffida del Consigliere Fanco
Maltempo e diversità dei materiali trasportati in spiaggia dai fossi che sfociano a mare, condizionano tempi e costi di manutenzione
Ardea – A seguito della diffida al Comune, riguardo lo stato di manutenzione delle spiagge, presentata dal Consigliere Luca Fanco, abbiamo in merito alla questione il Direttore dei Lavori, il Geom. Luigi Centore.
“La spiaggia deve essere pulita una volta al mese durante il periodo invernale – dichiara il Geom. Centore – e più precisamente, nell’ultima settimana, fatto salvo le condizioni meteo. Condizioni che tutti possono confermare che sono state avverse ed eccezionali, in termini di precipitazioni. Dopo un paio di giorni di bel tempo, con le condizioni meteo favorevoli, si è potuto tornare in sicurezza in spiaggia e dare seguito a quanto previsto nel capitolato“.
“Le operazioni di pulitura – continua il Geom. Centore – sono ancora in atto e sono partite da ieri. Precedentemente, nel mese di febbraio sono state pulite le aree nella zona dello ‘stabilimento Venere in Bikini’fino al confine con Anzioe un tratto verso nord (direzione Torvaianica), per cui stiamo nei tempi e nel rispetto delle modalità e procedure di manutenzione previste. Ovviamente, se domani riprende a piovere i lavori saranno, inevitabilmente, interrotti e verranno ripresi con il bel tempo“.
“Un ulteriore aggravio dello stato delle spiagge – prosegue il Geom. Centore – è dato dallo spargimento di rifiuti di ogni genere nei tratti di arenile che sono in prossimità dei fossi che sfociano a mare. Questi, trasportano materiali di ogni genere fino a depositarsi poi, sulla costa. Tali materiali, come accennato, non sono costituiti solo dal tagliuzzamento delle canne che vengono tagliate lungo gli argini dei fiumi ad opera del “Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare” e che possono essere smaltiti come “umido“, bensì, sono anche di altra natura, quali plastica, alluminio, tessuti, ecc., per cui il loro smaltimento ha costi diversi aggiuntivi non previsti nel capitolato di spesa“.
“Inoltre – conclude Centore – è bene precisare che, l’Ing. Emilio Murano (Resp Uff. Ambiente al Comune), ha diffidato il consorzio di bonifica di pratica di mare, a far si che non arrivino a mare le canne da loro “tagliuzzate”, altrimenti le spese per lo smaltimento verranno addebitate al loro Ente che ha in carica tale lavoro di pulitura di fossi“.
(Il Faro on line)