La Serie A riparte nel ricordo di Astori, vincono Juve e Roma, pareggiano Napoli, Lazio e Inter
Riparte la Serie A nel ricordo del capitano viola Davide Astori. Sorpasso Juve in vetta, vince anche la Roma.
A sei giorni dalla tragedia di Davide Astori il campionato di Serie A, sebbene ancora scosso per la perdita del giocatore della Fiorentina, può ripartire.
Il modo più bello per farlo lo ha scelto il pubblico dell’Artemio Franchi di Firenze, gremito per un ultimo saluto al suo capitano prematuramente scomparso.
La Curva Fiesole più unita che mai nel segno e nei colori della viola, si prostra con la sua coreografia, tanto semplice quanto d’impatto con la scritta “Davide 13“.
Ed è nel segno di quel numero, indossato da Davide, che si scandisce il raccoglimento dell’intero stadio, fermo, ammutolito sia in campo che tra gli spalti, esattamente al minuto 13′.
Per la stessa ragione, in settimana, la decisione di Cagliari e Fiorentina, le due società in cui il giocatore ha militato lasciando un ricordo indelebile, di ritirare quel numero e mantenere per sempre quella maglia nel nome di Astori.
Con questa dovuta premessa, riapre (sommessamente) la danza delle squadre al comando della classifica di Serie A, e di tutte coloro che inseguono.
Sorpasso-Juve, spicca il volo la Roma
Se Lazio, Napoli e Inter sbandano – pur evitando lo scivolone – vincono Juve e Roma, con i bianconeri che effettuano il sorpasso sui partenopei (con una partita da recuperare mercoledì 14 marzo contro l’Atalanta), e i giallorossi che consolidano la terza piazza.
All’Allianz Stadium si ripete il copione già visto in Champions contro il Tottenham: Dybala risolutore (con una doppietta guarnita da una punizione capolavoro, degna del miglior Del Piero) e un calcio di rigore sbagliato che macchia la prestazione di Higuain, il primo errore in campionato del ‘Pipita’ con la maglia della Juve, il quinto assoluto in Serie A.
Superata 2-0 l’Udinese, i bianconeri tornano in vetta come non accadeva da fine novembre.
Nell’anticipo del sabato la Roma doma facilmente il Toro con le reti di Manolas, De Rossi e Pellegrini. Vittoria fondamentale che rilancia il gruppo di mister Di Francesco, specie alla luce dei risultati di Lazio e Inter che ‘frenano’ con due pareggi.
Biancocelesti colti di sorpresa a Cagliari dalle reti di Pavoletti e Barella (su rigore). Il pareggio, dopo quello momentaneo siglato da Leiva, lo raccoglie Ciro Immobile quasi allo scadere.
Salvata parzialmente la giornata ‘no’ di Simone Inzaghi finisce 2-2, esattamente come nel match infrasettimanale di Europa League all’Olimpico, contro la Dinamo Kiev.
A S.Siro lo 0-0 non pregiudica nulla sul piano spettacolare, perché Inter e Napoli danno vita a un match intenso e vibrante.
Ritmi forsennati e opportunità da ambo le parti: i nerazzurri rialzano la testa sul piano dell’atteggiamento in campo e a tratti dominano, pur senza trovare mai l’affondo vincente (colpito anche il palo su un affondo di Skriniar); la difesa chiamata agli straordinari argina l’estro di Dries Mertens, estremamente pericoloso dalle parti di Handanovic.
Il segno X non accontenta nessuno o quasi perché fa sorridere solo le concorrenti giunte al successo.
Con delle partite ancora da recuperare e un’intera giornata rinviata, è troppo presto per trarre conclusioni di ogni tipo. Nulla è ancora scritto.