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Cronaca Locale
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Ostia Antica, ex molino da occasione persa a ecomostro

16 marzo 2018 | 11:28
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Dopo la demolizione dell’ex molino incontro con Vladimiro Melandri e Franco De Luca per analizzare lo scempio edilizio a 70 metri dalle mura medievali

Ostia Antica – Da ex molino a ecomostro: è la sintesi di quello che sta accadendo a poche decine di metri dalle mura medievali di Gregoriopoli, l’incantevole borgo disteso all’ingresso degli scavi romani. Il molino non c’è più: al suo posto sorgerà una palazzina moderna a cinque piani con parcheggi interrati e negozi al pianterreno.

E’ di questo che si è parlato ieri pomeriggio durante l’incontro tenutosi tra comitati di quartiere presso il locale L’Alimentari. E’ stato un appuntamento di grande impegno storico-culturale, animato da proiezioni e informazioni storiche messe a disposizione di Vladimiro Melandri. Melandri, 85 anni, è una delle memorie storiche più fertili del litorale romano: Achille Melandri, detto Bumbasò, nato nel 1853, suo bisnonno, era uno dei pionieri bonificatori romagnoli di Ostia.

Vladimiro Melandri (montaggio video Elisa Palchetti) ha fatto l’excursus storico dell’area, evidenziando anche attraverso l’aiuto di immagini d’epoca e di stampe del 1500, che là dove sorgeva il Mulino c’era la sponda sinistra del Tevere prima del cambiamento dell’alveo avvenuto nel 1557. Su quella sponda c’erano strutture d’epoca romana sulle quali, nel corso dei secoli, sono sorti fabbricati di vario uso. Uno di questi, documentato persino da Raffaello Sanzio nel celebre affresco della Battaglia di Ostia (1514) presente nella Stanza dell’Incendio di Borgo, una delle Stanze Vaticane, è la ben nota Casetta Bianca che nel Ventennio fascista verrà trasformata nel molino.

Al posto del molino, dunque, sorgerà il moderno palazzetto di 16 metri d’altezza (venti appartamenti) che, così vicino alle mura antiche, modificherà per sempre lo skyline del Borgo e del Maschio di Giulio II, alto 21 metri.

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Lo stesso Franco De Luca, tecnico e urbanista che ha organizzato l’incontro, ha sottolineato che certamente i costruttori sono in possesso di titoli regolari e sono in regola ma che sarebbe stata auspicabile una diversa funzione per quell’edificio. Un albergo o stanze a destinazione turistica, avrebbero senza dubbio portato ricchezza alla cittadina; al contrario il residenziale ed il commerciale sono destinati a produrre nella realtà locale squilibri e nuovo traffico.

Per cercare di fare chiarezza fino in fondo ieri stesso i comitati presenti hanno sottoscritto la richiesta di accesso agli atti nei confronti del Comune di Roma. Soddisfazione è stata espressa per la più ampia disponibilità accordata dal direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica, Mariarosaria Barbera, a fornire la documentazione di sua competenza.