Ardea, politiche per il compostaggio. In arrivo dalla Regione Lazio 600mila euro
Sindaco ed Assessore alle politiche culturali e ambientali, ‘previsto nel primo anno il 15% della riduzione dei rifiuti e risparmio sui costi di smaltimento di 121.000 euro’
Ardea – Come già pubblicato nel mese scorso sulle pagine del nostro quotidiano, riprendiamo oggi il progetto del Comune dedicato alle politiche del compostaggio e per cui l’Amministrazione si è aggiudicata 600mila euro di fondi pubblici.
LA TECNICA
La tecnica del compostaggio è una metodica per trasformare in fertilizzanti ogni rifiuto solido urbano di tipo organico (residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba falciata). Questi, vengono macinati, vagliati, omogeneizzati e fatti fermentare aerobicamente. Il risultato della bio-ossidazione sono, la presenza di ossigeno e l’equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione, in un ambiente umido misto di materie organiche e microorganismi in condizioni particolari. Pertanto, il compostaggio o biostabilizzazione, è un processo definito “biologico aerobico“, controllato dall’uomo che, partendo da residui vegetali siano essi verdi o legnosi ma, anche di origine animale, mediante l’azione di batteri e funghi, ne ricava una miscela di sostanze umificate, il “compost“, appunto.
IL PROGETTO
L’amministrazione comunale, nell’ambito di un progetto della Regione Lazio a tutela dell’ambiente, ha aderito a tale metodica di trasformazione dei rifiuti.
“In questo modo – spiegano il sindaco di Ardea Mario Savarese e l’assessore alle Politiche culturali e ambientali, Sonia Modica – vengono sviluppate le azioni del compostaggio domestico e di comunità, con l’obiettivo di andare a ridurre i costi del conferimento e della raccolta dell’umido. Grazie al finanziamento ottenuto si potrà sostenere l’azione di riduzione dei rifiuti, in un triennio, pari al 35%, con una riduzione delle quantità stimata in circa 1800 tonnellate ogni anno, con un conseguente risparmio per l’amministrazione di circa 283.000 euro. Nel primo anno la riduzione prevista è del 15% con un taglio sui costi di smaltimento di 121.000 euro. Considerando una produzione media pro capite di 106 chili ogni anno, si considera il coinvolgimento di una popolazione di 7500 persone. Il progetto prevederà la realizzazione di eco-piazzole: aree sorvegliate dove i cittadini potranno conferire l’umido.”
(Il Faro on line)