cioccolato e d'intorni

Uova di Pasqua, quali scegliere e quali evitare

28 marzo 2018 | 11:20
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Uova di Pasqua, quali scegliere e quali evitare

Come capire cosa c’è “dentro” l’uomo di Pasqua

Roma- Stando a quanto riportato da un’indagine del Centro Studi CNA, per le vacanze di Pasqua 2018 in Italia verranno consumati oltre 15 milioni di uova di cioccolato, che verranno vendute ad una media di 15 euro l’una: stiamo parlando di un mercato colossale, del valore di circa 230 milioni di euro.

D’altronde l’Italia è un paese “atipico” rispetto al resto del mondo: infatti quasi solo da noi il picco di consumo di cioccolato coincide con la Pasqua piuttosto che con il Natale. Un dato impressionante, rafforzato dalle dichiarazioni di Ilaria Cereda, retail manager di Lindt, secondo cui basta il week end pasquale a coprire circa il 15% delle vendite annuali dell’azienda.

C’è però cioccolato e cioccolato. Anche in un settore così dolce esistono infatti prodotti migliori di altri ed esistono addirittura prodotti che nascondono qualche “sorpresa” di troppo.

Come si fa dunque a scegliere un uovo di cui godere senza pentirsi?

Il primo criterio da tenere in considerazione è la percentuale di cacao e di burro di cacao, che devono essere almeno del 35% e del 18% nel momento in cui si parla di uova di cioccolato fondente. Nelle uova di cioccolato al latte le percentuali cambiano: in questo caso il cacao non deve mai scendere sotto il 25%, mentre il latte non deve mai scendere sotto il 14%. È inoltre bene controllare che eventuali altri grassi vegetali non siano presenti in percentuale superiore al 5%.

Esistono poi i casi di uova che presentano diciture quali “fine”, “finissimo”, “extra” o addirittura “superiore”. Parole che sono chiaramente difficili da interpretare in maniera chiara, ma che devono corrispondere a percentuali precise se si parla di ingredienti: in questo caso ad esempio il cacao non deve essere mai al di sotto del 43% (uova fondenti) e del 30% (uova al latte).

Discorso a parte lo meritano gli ingredienti aggiuntivi, anche se da questo punto di vista esiste un’indicazione molto semplice da seguire: meno ce ne sono, più il prodotto è pregiato. Detto ciò, tra gli ingredienti aggiuntivi che possiamo trovare nelle nostre uova di cioccolato figurano spesso la lecitina (sostanza insapore estratta dalla soia, usata come emulsionante per risparmiare sul burro di cacao), l’estratto naturale di vaniglia e/o la vanillina (un suo equivalente artificiale).

Le diverse caratteristiche di cui sopra ovviamente incidono sul prezzo delle uova di cioccolato: da questo punto di vista i prodotti industriali tendono a variare dai 3 ai 20 euro, mentre quelli artigianali possono costare anche di più. Oltre agli ingredienti utilizzati, incidono sul prezzo il peso dell’uovo (abitualmente varia tra i 150 ed i 320 grammi) ed ovviamente la sorpresa: in questo caso è importante considerare che determinate sorprese prevedono un costo di licenza (necessario in caso di marchi famosi) che inevitabilmente incide sul costo finale.

Come di consueto l’Associazione Codici invita i cittadini ad informarsi al meglio prima di procedere all’acquisto di un uovo di Pasqua, per evitare di rimanere delusi o addirittura sorpresi: le etichette devono fornire tutte le informazioni necessarie ad una corretta/completa comprensione del prodotto e leggerle dettagliatamente è l’unico modo per farsi un’idea chiara di cosa porteremo in tavola durante una delle feste più amate dell’anno.

Se  vi rendete conto di trovarvi davanti a prodotti sospetti e non conformi alla descrizione (negli ingredienti, nel peso, nella sorpresa ecc.), non esitate a segnalarlo a Codici, che  si impegna da anni per un mercato alimentare sempre più trasparente ed ha un canale privilegiato di divulgazione quale “Mi Manda Rai Tre”. Lo sportello legale è sempre aperto: al numero 065571996, oppure all’indirizzo mail segreteria.sportello@codici.org.