“Una sfida culturale vinta”, Luca Pancalli ringrazia le Fiamme Gialle per la crescita del paralimpismo
Al Comando Generale della Guardia di Finanza, il Presidente del Cip sottolinea il virtuosismo dello sport paralimpico nella società civile. Una sfida vinta insieme alle Fiamme Gialle, che dal 2013, si sono aperte al paralimpismo
Il Faro on line – Non solo medaglie vinte quelle da parte degli atleti paralimpici. Ma un cambiamento culturale. Netto. E’ stato questo il concetto espresso dall’intervento del presidente Luca Pancalli.
Alla cerimonia di premiazione a Roma, nei confronti degli atleti delle Fiamme Gialle che nel mondo hanno conquistato medaglie e prestigio, il massimo esponente del Comitato Italiano Paralimpico ha sottolineato di nuovo l’importanza del movimento paralimpico.
Non solo vittorie. Ma insegnamenti e progetti per il futuro. Soprattutto per migliorare la vita di chi è affetto da disabilità. Ecco perché ha ringraziato la Guardia di Finanza: “Nel 2013, le Fiamme Gialle si sono aperte agli atleti paralimpici. E’ stata una sfida allora. Oggi non lo è più”. Si. E’ stata vinta questa sfida. Ormai è una realtà importante, imponente e consolidata.
Non si contano più le medaglie conquistate dagli atleti del Cip. E alle Fiamme Gialle, la bacheca si riempie di anno in anno. In sala, seduti ad ascoltare le parole del loro Presidente, loro. Gli atleti. Martina Caironi e la coppia dello sci azzurro, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal. Tre gioielli dello sport gialloverde. Tre icone dello sport italiano. Si dilata il confine tra il mondo olimpico e quello paralimpico quando campioni del genere vincono con record e cuore, tanto cuore. Oltre la disabilità.
E insegnano. Cambiano la società. Pancalli ha parlato di “sfida culturale”. Ha sottolineato il concetto di cambiamento. Ormai presente nella società italiana. Lo sport paralimpico in aiuto di chi ogni giorno lotta per sopravvivere nel suo mondo quotidiano. E guardano coloro che combattono da cittadini, ai loro atleti del cuore. Martina ha vinto tante medaglie. Campionessa alle Paralimpiadi. A Londra 2012 e a Rio 2016 la Caironi è sfrecciata in pista. Sui 100 metri T42 (oggi ha cambiato categoria, in base a nuove regole stabilite dalla Federazione Internazionale) ha vinto due volte il titolo a Cinque Cerchi.
Giacomo e Fabrizio lo hanno fatto lo scorso mese di marzo. A PyeongChang, “i fratelli azzurri”, come vengono chiamati nell’ambiente della neve, hanno sciato da eroi e hanno messo ben 4 medaglie al collo. Due ori, un argento e un bronzo: “Quello che ai più è invisibile – ha continuato Pancalli nel suo intervento, al Comando Generale della Guardia di Finanza – ha determinato una rivoluzione silenziosa. Quello che avete fatto – ha proseguito, rivolgendosi agli esponenti militari presenti – va più in là di un mero supporto, è stato accettare una sfida culturale. Grande”.
Tanto lavoro negli anni e tanta cura per i propri atleti. Ed ecco poi i risultati internazionali e gli insegnamenti profusi alla società civile. C’era anche il Presidente del Cip a PyeongChang 2018.
Mentre Bertagnolli e Casal (sua guida in pista) tagliavano il traguardo per primi nello slalom speciale e nella categoria visual impaired, si commuoveva. Davanti ai microfoni di Raisport, Pancalli allontanava il giornalista per chiudersi nelle lacrime. Di gioia. E i suoi atleti alzavano le braccia al cielo. L’ultima delle tre vinte in precedenza. Primi all’ombra dei Cinque Cerchi, nel gigante. Argento nel supergigante e bronzo (la prima vinta in Corea del Sud) in discesa libera. Un trionfo. Una leggenda da vivere e da respirare. Due giovani vincenti e un intero Paese ad esultare e sempre all’alba: “Quello che era inimmaginabile anni or sono – ha chiarito Pancalli – lo abbiamo reso possibile e realizzato. Siamo un Paese migliore, grazie anche allo sport”.
Anche loro dunque premiati, per questa stagione meravigliosa di vittorie. Martina Caironi ha continuato a vincere in pista sui 100, come nel salto in lungo. Campionessa mondiale per entrambe le discipline. In carica. Dal 2012, una leggenda, tanti record e tante emozioni da condividere con i giovani, come con le tante persone che a lei guardano, come esempio. Un docu – film racconta la sua esperienza di vita e la sua rinascita nello sport. “L’aria sul viso”. Da poco uscito nelle sale italiane e realizzato da Simone Saponieri.
Forse un giorno anche Giacomo e Fabrizio vedranno raccontata la loro vita in un film. E non solo per narrare un’impresa eccezionale alle scorse Paralimpiadi Invernali, ma anche al Mondiale di sci alpino di un anno fa e in casa. Tre medaglie vinte. A Tarvisio, lanciavano la loro sfida al mondo. Campioni assoluti in supercombinata e vicecampioni nel gigante. Bronzo nel superG.
Per il momento, come per Martina e gli altri atleti gialloverdi premiati, un emozionante filmato, (realizzato da Giuseppe Marchitto), nella Sala Sante Laria del Comando Generale, ha raccontato le loro gesta sportive, premiate poi dalle Autorità militari, sportive e politiche, presenti alla cerimonia.
Insieme ai frammenti di gare e di vittoria degli atleti delle Fiamme Gialle presenti l’11 aprile a Roma, anche gli episodi delle medaglie vinte da Martina e dai fratelli dello sci azzurro hanno carpito l’applauso dei presenti in sala, dopo averlo fatto dalle mani del pubblico testimone diretto alle gare, delle loro leggendarie gesta atletiche. Una sfida vinta dunque. Una realtà consolidata. Che sta cambiando la società civile.
Di seguito, il filmato delle gesta sportive degli atleti delle Fiamme Gialle premiati, al Comando Generale della Guardia di Finanza (inserito nella pagina ufficiale Twitter della Guardia di Finanza).
Al via la cerimonia di premiazione degli atleti #FiammeGialle vincitori nella stagione agonistica 2017 e invernale 2017/2018. pic.twitter.com/H5u8g51kto
— Guardia di Finanza (@GDF) April 11, 2018
Foto : Ufficio Stampa Fiamme Gialle