Il fatto |
Cronaca Locale
/

Pontili a Ponza, Piero Vigorelli, Giuseppe Feola e Roberto Giocondi finiscono nei guai

14 aprile 2018 | 16:33
Share0
Pontili a Ponza, Piero Vigorelli, Giuseppe Feola e Roberto Giocondi finiscono nei guai
Pontili a Ponza, Piero Vigorelli, Giuseppe Feola e Roberto Giocondi finiscono nei guai
Pontili a Ponza, Piero Vigorelli, Giuseppe Feola e Roberto Giocondi finiscono nei guai

Secondo il Pm, le revoche demaniali, comunicate alla Enros dal Comune di Ponza, erano in realtà strumento di soddisfazione di un fine privato.

Ponza – Per l’ex sindaco di Ponza Piero Vigorelli, per il suo assessore alla portualità urbanistica Giuseppe Feola e per l’ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale Roberto Giocondi è arrivata una richiesta di rinvio a giudizio in ordine ai reati, contestati in concorso, di abuso d’ufficio e falsità ideologica.

Nella richiesta, inoltrata al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo riporta che i fatti contestati risalgono al 2013-2014 e scaturiscono come conseguenza delle revoche demaniali ispirate da “intenti di ritorsione.”

Parte offesa è Vincenzo Mazzella, amministratore della Nautica Enros srl, che, in un primo momento, nel novembre del 2013 si era visto dichiarare dal Comune la decadenza con effetto immediato della concessione – ottenuta 5 anni prima – per la gestione di un pontile galleggiante e, poi, nell’aprile del 2015 aveva saputo, sempre dall’Ente, di un procedimento di decadenza con sospensione immediata della concessione, per la realizzazione di una pavimentazione. Entrambe le volte, Mazzella si era difeso in sede di giustizia amministrativa, dove gli è stata riconosciuta l’illegittimità degli atti.

Il Pm, ricostruendo i fatti – anche in base alle sentenze del Tar – ha riconosciuto che i 3 indagati avrebbero compiuto atti che, con l’apparente fine di tutelare un pubblico interesse, “erano in realtà strumento di soddisfazione di un fine privato, in quanto ispirati da intenti di ritorsione e di discriminazione verso il Mazzella, il quale aveva intrapreso azioni giudiziarie contro la centrale elettrica Sep, di cui era proprietaria Monica Vitiello, convivente del Feola, azioni che avevano portato al rinvio a giudizio della stessa e del Vigorelli e al provvedimento di delocalizzazione della centrale elettrica.”

Ora, per Vigorelli, Feola e Giocondi, difesi dagli avvocati Zaza D’Aulisio, Macari e Cari, l’udienza preliminare – alla quale, in qualità di teste assisterà anche Mazzella, assieme ai suoi avvocati e al maresciallo dei carabinieri della stazione locale di Ponza – è stata fissata per il 13 dicembre 2018.

(Il Faro on line)