Ostia, Pontile al buio e Rotonda a pezzi il biglietto da visita del mare di Roma
Parte la stagione balneare e i due monumento simbolo affogano nel degrado. Pontile e Rotonda attendono interventi di riqualificazione
Ostia – Il Pontile è nella semioscurità. La Rotonda è inaccessibile perché pericolante e diroccata. La stagione turistica, che parte il 25 aprile, è ormai dietro l’angolo ma i due monumenti-simbolo, affaccio di Roma al mare, versano in condizioni di degrado profondo e inarrestato.
E’ deprimente lo spettacolo al quale i romani sono costretti quando scelgono Ostia per una passeggiata in riva al mare dopo la stagione invernale che, quest’anno, ha portato anche la neve. Se ne sono resi conto quanti negli ultimi week end, invitati dal bel tempo, hanno raggiunto il Lido: la Rotonda con la sua fontana dello Zodiaco sono transennate e pericolanti da oltre due anni, ampi tratti di lungomare di Levante sono avvolti dalle reti da cantiere di plastica arancione per il crollo dei poggiamano della panoramica, il Pontile di giorno è una casbah di venditori abusivo e la notte una landa buia e desolata.
Dove sono gli interventi di riqualificazione e di ripristino delle condizioni di dignità che una cittadina a vocazione turistica merita? Gli emendamenti al bilancio discussi in Campidoglio rappresentano un primo sforzo, seppure migliorabile, ma c’è bisogno di un vero piano Marshall per Ostia, di uno slancio diverso, piuttosto che di briciole. Tanto più che l’impressione è quella che l’amministrazione capitolina e quella municipale sembrano non ascoltare le istanze che arrivano dalla città. Per esempio, che fine ha fatto la proposta dei concessionari dello Shilling di finanziare con fondi privati il restauro della Rotonda? E che ne è del progetto di riqualificazione del verde del lungomare di Ponentepresentato con enfasi sotto campagna elettorale dalla sindaca Raggi e dall’assessora Montinari?
Poiché a Roma si dice che “il peggio non è mai morto”, si teme che dietro l’angolo ci sia anche il ritorno dei bagni chimici e l’invasione di camion bar al servizio delle spiagge libere ormai prive di punti ristoro e di servizi igienici. E allora sì, quella sarebbe davvero la ciliegina sulla torta.