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Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia

25 aprile 2018 | 06:05
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Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia
Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia
Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia
Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia
Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia
Fiamme Gialle, Flavia Tartaglini e Ruggero Tita raccontano le medaglie del Princesa Sofia

In occasione della Cerimonia al Comando Generale della Guardia di Finanza, i due atleti gialloverdi, appena tornati dalla Spagna, raccontano una competizione di vela, avvincente e mai facile. Oro e bronzo. Per Ruggero e Flavia

Il Faro on line – Il vento nelle mani e non solo. Anche le medaglie. Un oro e un bronzo per le Fiamme Gialle, al Princesa Sofia. E due atleti da premiare al Comando Generale della Guardia di Finanza.

Lo scorso 11 aprile, nella Sala Sante Laria di Roma, anche loro. Flavia e Ruggero. Per festeggiare la loro straordinaria stagione. E’ solo agli inizi per la vela gialloverde e italiana, ma già vincente e da campionissimi.

In coppia con Caterina Banti del Circolo Canottieri Aniene, Ruggero Tita ha riportato a casa uno splendido oro nel Nacra 17. Una lunga settimana di competizione, anche per lui. Come per Flavia. E allora, nervi saldi e navigare.

E’ difficile quando il vento non soffia come dovrebbe. Lo ammette Tita, nella sua intervista ante cerimonia. Tuttavia, rende completo un atleta questo alternarsi delle condizioni meteo. Lo dichiara Flavia. Se si riescono a governare mare, onde, cuore e vento, il podio arriva, alla fine. E la Tartaglini si è messa al collo la medaglia del terzo posto. Una settimana difficile da vivere. Nervi saldi e tanta calma. Un lavoro mentale a cui dedicarsi e mani bagnate dall’acqua salata e dal sudore, in gara.

Alla fine Flavia ha scalato la classifica dell’evento spagnolo e ha conquistato il bronzo nella sua Rs: X femminile e tanta gioia da esprimente, anche sui social. Lo stesso ha fatto Ruggero, insieme a Caterina.

Il Trofeo più importante del circuito internazionale della vela mondiale, il Princesa Sofia. A luglio ci sarà la competizione iridata e Flavia è contenta, perché i presupposti sono incoraggianti e molto. La flotta azzurra che ha gareggiato in Spagna rispecchierà quella che affronterà la competizione iridata ISAF, della prossima estate.

Due ruoli diversi per i velisti delle Fiamme Gialle in barca. Flavia svolge gare individuali, mentre Ruggero no. E’ in squadra con Caterina Banti quest’ultimo ed è differente lo svolgimento della gara. Tita spiega che un’ottima coordinazione in mare è fondamentale per arrivare fino in fondo e raggiungere risultati importanti. Così è stato. Oro al termine del Trofeo.

Hanno ritirato allora il loro diploma di merito 2018, dalle mani del presidente del Coni, Giovanni Malagò, da parte del Generale Giorgio Toschi, Comandante del Comando Generale della Guardia di Finanza di Roma, dal Generale Raffaele Romano, Comandante del Centro Sportivo delle Fiamme Gialle di Castel Porziano e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.

Un’altra gioia da aggiungere, a quella che appena due settimane prima, avevano provato nel Golfo di Palma di Maiorca. Il vento soffia e la vela gialloverde è pronta a navigare ancora.

Intervista a Flavia Tartaglini

Cara Flavia, sei appena tornata dalla Spagna, dove hai vinto uno splendido bronzo al Princesa Sofia. Una competizione affascinante per la vela. Puoi raccontare la tua gara ?

“E’ un Trofeo che mi piace. Settimana bellissima di condizioni meteo miste. Vento forte, leggero e medio. L’ideale per gareggiare. Si vede veramente chi è completo come atleta. Ho iniziato un po’ in sordina la regata, ma poi sono andata pian piano recuperando. E’ stato bello e avvincente. Nei giorni di qualifica ero oltre la ventesima posizione e poi nei giorni delle finali, quelli più importanti, sono riuscita a fare delle belle prove e poi ho ottenuto il bronzo. E’ stato un positivo inizio di stagione. Avevo cominciato con la Coppa del Mondo a Miami, dove ero arrivata seconda e in questo trofeo internazionale spagnolo, che probabilmente è anche più importante della Coppa del Mondo, perché è aperto come numero, ho fatto un altro podio. Eravamo più o meno la stessa flotta che saremo al Mondiale. Sicuramente è di buon auspicio”.

Sono lunghe le gare di vela. Come le vivi personalmente ?

“La gara si svolge in questo modo : si parte tutti insieme e si naviga su un percorso. Chi arriva primo conquista un punto e il secondo due punti.. ecc.. La competizione dura una settimana. E devi tenere i nervi saldi perché comunque puoi essere indietro e puoi anche recuperare o essere davanti e perdere. E’ una tensione che dura sei giorni. Oltre al lavoro fisico e tecnico, c’è un lavoro mentale molto intenso e importante. E’ fondamentale nella vela perché le gare durano una settimana”.

Quali sono i tuoi prossimi impegni ?

“L’appuntamento fondamentale della stagione sarà a luglio in Danimarca. Adesso allenamenti. A maggio saremo a Talamone”.

Intervista a Ruggero Tita

Caro Ruggero hai vinto un oro splendido al Princesa Sofia. Un ottimo inizio di stagione in barca. Quali sono le tue impressioni ?

“La prima gara della stagione. Era importante esserci. Il lavoro che abbiamo fatto in inverno è servito parecchio. Siamo sulla strada giusta. Siamo a buon punto. Dobbiamo tenere duro per tutta la stagione e far vedere che siamo presenti”.

Com’ è andata la competizione in mare ?

“La gara è stata molto lunga e tra l’altro in condizioni di vento non proprio ideali per noi. C’era il vento leggero. A noi piace il vento forte e quindi con il vento leggero i primi giorni, è stato difficile, abbiamo sempre tenuto duro e verso la fine della competizione, il vento è aumentato e quindi abbiamo dato sfogo a tutte le nostre capacità”.

In barca, sei in coppia con Caterina Banti. In quale modo vi coordinate in gara ?

“Il mio ruolo è del timoniere. Caterina, che è la mia compagna di barca, lavora con le vele, quindi il suo è un lavoro di forza, mentre il mio è più di precisione. Bisogna essere sincronizzati, tra di noi. Non è facile. Bisogna sapere come reagisce il tuo compagno e anticiparlo. Il lavoro è di sincronia”.

Foto della Premiazione : Elvis/Ufficio Stampa Fiamme Gialle