Ardea, manifestazione di solidarietà per Marco Vannini
La Mamma del ragazzo ucciso a Ladispoli, ‘la decisione della Corte d’Assisi di Roma è vergognosa, non posso più credere nella giustizia’
Ardea – Il prossimo 17 maggio, presso la piazza del “patio” a Tor San lorenzo dalle ore 21.00, si terrà, in concomitanza con l’evento di Cerveteri e molti altri comuni Italia, una manifestazione di solidarietà e vicinanza alla Famiglia Vannini, a tre anni dalla tragica morte del giovane Marco.
Ricordiamo per la cronaca che, Marco appena ventenne morì in circostanze sospette nella casa dei suoceri.
Era una Domenica di Maggio del 2015, il giorno 17 esattamente e il ragazzo, insieme alla sua fidanzata Martina Ciontoli, si trovava a casa di quest’ultima dove erano presenti anche il fratello di Martina, Federico, che aveva con lui la sua fidanzata Viola Giorgini e i Coniugi Ciontoli, Antonio e Maria, quando ad un certo punto della serata, da poco passate le 23, partì un colpo d’arma da fuoco che fu sentito dai vicini di casa.
Il proiettile sparato colpì Marco, ferendolo gravemente ma, la Famiglia Ciontoli non chiamo subito l’ambulanza. Questo lo fece solo dopo la mezzanotte.
La confessione di Antonio Ciontoli, il padre di Martina, arriva in ospedale dove era stato ricoverato in gravi condizioni Marco e, stando alle sue dichiarazioni, il colpo sarebbe partito accidentalmente, in quanto, si giustifica Antonio, “pensavo che la pistola fosse scarica“.
Intanto, il povero Marco, probabilmente per la gravità del danno fisico ricevuto e per il ritardato soccorso richiesto dalla Famiglia Ciontoli, si spegneva alle ore 3.10 del 18 maggio 2015.
A seguito di ciò, lo scorso Aprile 2018, in sede di udienza davanti la Corte d’Assisi di Roma, Antonio Ciontoli, artefice dello sparo, viene condannato a 14 anni di reclusione; mentre, per gli altri componenti della Famiglia: Maria Pezzillo (moglie di Antonio), Federico e Martina (figli di Maria e Antonio), la condanna è di tre anni.
Ricordiamo che la Famiglia Ciontoli è accusata di concorso in omicidio volontario e nel processo è imputata anche la fidanzata del fratello di Martina, la ragazza Viola Giorgini, dove sono stati chiesti, prima due anni di reclusione per omissione di soccorso ma, poi, è arrivata per lei l’assoluzione.
Una vicenda, quella della morte di Marco che non è stata ancora chiarita del tutto, così come il fatto del perché la Famiglia Ciontoli non ha indicato subito al 118 la gravità dello stato fisico del Ragazzo, vittima in questa vicenda e soprattutto, per aver omesso ai soccorsi che lo stesso fosse stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco.
Intanto la Famiglia del povero Marco, non accetta la sentenza della Corte d’Assisi e la Mamma del ragazzo rimasto vittima in questo tragico evento, dichiara a gran voce: “Questa decisione è vergognosa, non posso più credere nella giustizia.Mi hanno ammazzato il figlio a vent’anni per due volte, questa è una sentenza vergognosa“.
(Il Faro on line)