#Fiumicino2018, Chiodi scende in campo con LeU per Montino Sindaco
“In Liberi e Uguali per un’agenda politica che parte dalla base e non dal vertice”
Fiumicino – “Erosione e portualità, chiusura del ciclo dei rifiuti, più azioni a tutela dell’ambiente e della salute e continuare a lottare contro il raddoppio dell’aeroporto”. Queste le tematiche di cui continuerà ad occuparsi il presidente uscente della Commissione Ambiente del Comune di Fiumicino, Massimiliano Chiodi, che in queste ore ha accettato la candidatura alle elezioni comunali del 10 giugno, sotto il simbolo di Liberi e Uguali per Esterino Montino Sindaco.
Cose fatte, non promesse
“Dopo aver guidato per anni il Comitato cittadini di Focene, l’esperienza in Consiglio comunale mi ha dato gli strumenti per dare delle prime risposte ai cittadini attraverso un intenso lavoro di programmazione. Una programmazione che ha visto: la modifica dei più importanti regolamenti, da quello edilizio a quello delle Aree Verdi recentemente approvato; l’adozione di piani urbanistici fermi da decenni su tutte le località (ad esempio su Focene, Aranova, Le Vignole, Isola Sacra e Passoscuro); il recupero finanziario su grandi partite dimenticate da anni; l’istituzione delle Consulte Cittadine per una maggiore partecipazione dei cittadini; l’implementazione delle reti fognarie, idriche e di illuminazione pubblica; le nuove aule scolastiche, l’inaugurazione della nuova scuola di Focene e la messa in sicurezza di altri plessi; il restyling completo di intere vie; il nuovo Ponte 2 Giugno. Queste sono solo alcune delle cose fatte”, spiega Chiodi.
Importanti risultati anche in campo ambientale
“Anche sul fronte ambientale – prosegue Chiodi, essendosene occupato in prima persona – l’amministrazione Montino ha mostrato una attenzione di lunga superiore a quella precedente. Innanzitutto l’estensione della raccolta differenziata su tutta la Città e il sostegno al compostaggio domestico per quanto attiene alla gestione dei rifiuti. Per la tutela della salute pubblica abbiamo lavorato per incrementare il monitoraggio ambientale con le nuove centraline di rilevamento epidemiologico e acustico, quelle per misurare la qualità delle acque e la redazione del Piano Antenne per il monitoraggio elettromagnetico. Per la prima volta, nel 2016, siamo riusciti ad incassare l’Iresa, l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aerei e a favorire la mobilità sostenibile grazie alla realizzazione di una rete ciclabile che supera, per le opere già fatte, i 25 km e che si prefigge l’obbiettivo di collegare tutte le località del Comune”.
Ora è tempo di completare l’opera.
“A differenza della prima volta – afferma Massimiliano Chiodi – la candidatura di oggi è sicuramente più forte, grazie al lavoro svolto in questi 5 anni di governo. Anni in cui ho potuto approfondire molti temi, fare proposte ed imparare a conoscere meglio le procedure e le prerogative proprie della pubblica amministrazione. Le azioni, le proposte e i risultati ottenuti in questa prima consiliatura meritino un’ulteriore spinta, affinché si possa completare l’opera di programmazione di una città in crescita ed espressione di innumerevoli potenzialità”.
I grandi temi oggetto del mio secondo mandato
“Nello specifico: contrasto all’erosione, portualità, chiusura del ciclo dei rifiuti, più forza alle azioni a tutela dell’ambiente e della salute, proseguire la lotta contro il raddoppio dell’aeroporto. Tematiche dove la mia posizione è irremovibile da anni ed è ben rintracciabile nelle azioni e nelle proposte che ho finora portato avanti. Per fare tutto questo – spiega Chiodi – dopo un’attenta valutazione, ho scelto di candidarmi nella Lista Liberi e Uguali dove ho ritrovato, tanto sul piano regionale che nazionale, quelle azioni e quelle battaglie portate avanti dai movimenti civici e di associazionismo che sono la mia storia. Ho quindi ritenuto fondamentale poter svolgere la mia azione politica in questa formazione, che ha nel suo Dna la valorizzazione dei diritti dei Cittadini e che mette i temi del lavoro, della tutela ambientale e del Bene Comune in cima ad un’agenda politica che parte dalla base e non dal vertice”.