Ostia, maremoto su Mare x tutti e lungomuro: divorzio dopo le strumentalizzazioni politiche
Si spacca il fronte contro il lungomuro per le ingerenze del Pd e di Liberi e Uguali. La querela di Federbalneari dopo Report
Ostia – Volano stracci all’interno del movimento “Mare x tutti” che raggruppa una serie di realtà locali che si battono per l’abbattimento del lungomuro e l’eliminazione degli stabilimenti balneari. Intanto il presidente di Federbalneari, Renato Papagni, dopo la trasmissione di Report e la pubblicazione di un articolo che ne riferiva il contenuto, ha annunciato di aver dato mandato ai propri avvocati di sporgere querela per diffamazione.
Nei giorni scorsi un gruppo di cittadini ha manifestato all’insegna dello slogan “2018 Estate di legalità – Mare x tutti” prima sul Pontile poi davanti allo stabilimento balneare Le dune e poi presso l’ex Arca, spiaggia riconsegnata dalle Opere Diocesiane al X Municipio. In queste manifestazioni, benchè si contassero non più di una trentina di persone, si è registrata la massiccia presenza di esponenti politici del Pd, di Liberi e Uguali e del Partito Radicale.
La circostanza ha indispettito a tal punto l’ala più apartitica del movimento, ovvero l’associazione Mare Nostrum Roma, che c’è stato bisogno della pubblicazione di una ufficiale presa di distanza – sui social – che suona più che altro come un divorzio. “Avremmo preferito rimanere in silenzio – scrive il 5 maggio Claudio Soldi sulla pagina dell’associazione – ma, davanti all’ennesimo circo politico, messo in moto proprio nei giorni in cui un imprevisto, ha acceso i riflettori sulla puntata di Report anticipata a Lunedì , durante la quale abbiamo mostrato in totale buonafede ed oggettività, solo una parte del lavoro proseguito ed approfondito in questi mesi , non possiamo più rimanere in silenzio.
Senza nulla togliere ai cittadini, ed alle associazioni che hanno aderito a questo comitato, e che hanno partecipato a questa, ed alle precedenti parate, sicuramente con le migliori intenzioni, non possiamo non chiarire perché, non solo non vi abbiamo preso parte, ma prendiamo totalmente le distanze, dalle varie parti politiche che, ( come è accaduto durante le parate antimafia pre elettorali), continuano ad inseguire le luci dei riflettori, tacendo ognuna le proprie responsabilità”.
“Come mai – chiede Soldi – nessuno ha trovato assurdo che capofila di vecchie maggioranze, oggi ‘nuove’ opposizioni, continuino a sfilare, usando facce pulite che incitano loro stessi i cittadini a chiedere a gran voce le dimissioni del Presidente della Federbalneari, a colpi di slogan contro i ‘Padroni del mare’, mentre tacciono alla stessa opinione pubblica le responsabilità specifiche di chi, accanto a loro e in casa propria, è stato altrettanto ‘Padrone’ di renderli tali per anni?”.
L’associazione Mare Nostrum Roma non rinuncerà alle proprie battaglie ma assume un preciso distinguo, dunque. “Porteremo a termine il lavoro approfondito in questi mesi, solo in parte reso pubblico da Report , tutelando in ogni sede i testimoni, e chi lo ha redatto e sottoscritto,in totale oggettività, non permettendo a nessuna parte politica di strumentalizzare denunce fatte, non di certo per essere ridicolizzate, ed usate in una guerra che si è ridotta ad essere sempre e solo strumentale, affogando ogni volta la verità che fa più comodo tacere alle parti : buoi che hanno continuato a dare del cornuto agli asini, e viceversa, per troppo tempo, tacendo ognuno fatti gravissimi , e le proprie responsabilità, a scapito della buonafede di troppi”.
Scontro verbale anche all’interno del partito di Liberi e Uguali. Ad accendere la miccia è stato un post di Marco Possanzini, dirigente locale di LeU. “Gli ‘assenti’, cioè coloro che per molteplici ragioni non partecipano al Comitato Mare X Tutti, a mio personale giudizio, commettono un errore – scrive il 6 maggio Possanzini – Oggi non c’è spazio e tempo per sofisticazioni, oggi dobbiamo decidere da che parte stare e lottare per vincere quel mostro a dieci teste che si chiamano illegalità, immoralità, mafia, corruzione, abusi, privazione, prepotenza, arroganza, potentati, furbizia. O si sta dalla parte di chi vuole liberare il mare di Roma o, magari inconsapevolmente, si sta dall’altra parte”. L’enunciato ha irritato un vecchio attivista dell’area da sempre impegnato contro il monopolio delle spiagge, Cesare Morra. “In pratica chi decide di non far parte e di non partecipare a questo comitato starebbe dalla parte dall’altra parte? – domanda provocatoriamente Morra – Complimenti al comitato per l’idea di democrazia che porta in sé. Piuttosto che esprimere con questa sicumera questa idea totalizzante della partecipazione, provate a farvi qualche domanda. Possanzini magari ti potresti informare su quei silenzi complici ed omertosi che ci sono stati nel corso degli anni. Silenzi che hanno determinato ed inciso pesantemente favorendo proprio interessi speculativi, privatistici, e non solo, mentre c’erano realtà che venivano lasciate sole”.
Intanto, dopo la trasmissione di Report sulle concessioni balneari di Ostia e dopo l’articolo di Repubblica che ne anticipava i contenuti, il presidente di Federbalneari, Renato Papagni, ha annunciato di “avere conferito specifico mandato ai legali per la tutela giudiziale dei miei diritti ed il conseguente risarcimento dei danni”. Per Papagni sarebbero state pubblicate informazioni “fortemente lesive della mia immagine e della mia dignità personale e professionale, oltre ad attribuire al sottoscritto fatti determinati peraltro mai esistiti”.
Il chiarimento di Soldi: ‘Non divorziamo da nessuno, i cittadini devono restare uniti’
Riceviamo e pubblichiamo: “Non possiamo parlare di divorzio perché noi non abbiamo mai aderito a questo comitato Mare x tutti. come non abbiamo mai fatto singolarmente, in passato non abbiamo mai aderito a nessun comitato. Abbiamo chiesto a tutti di rispettare la nostra volontà di rimanere fuori dalle polemiche noi non abbiamo mai sposato alcun partito, indipendentemente dalla fazione interessata e il nostro intento e desiderio comune con i cittadini è intatto. A gran fatica già cerchiamo di far capire a tutti i cittadini che dovremmo tutti restare uniti su temi della legalità indipendentemente dal colore politico”.