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Passoscuro, scompare un bambino di 8 anni, panico in spiaggia

13 maggio 2018 | 21:09
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Passoscuro, scompare un bambino di 8 anni, panico in spiaggia

Intervento di Capitaneria e carabinieri, motovedetta al largo, uomini sull’arenile. Il piccolo trovato verso Maccarese.

Fiumicino – Il primo vero week end stagionale ha portato con sé un’emergenza a Passoscuro, che per circa un’ora ha messo in apprensione per la scomparsa di una bambino di 8 anni e ha messo alla prova, da subito, l’efficienza della macchina dei soccorsi coordinata dalla Capitaneria di porto di Roma.

I fatti

Nel pomeriggio, verso le 16, è arrivata alla Capitaneria di Porto di Roma una chiamata al 1530, il numero nazionale di emergenza della Guardia Costiera. Due genitori italiani, disperati, hanno denunciato la scomparsa del loro bambino di circa 8 anni, sulla spiaggia di Passoscuro.

La macchina delle ricerche si è messa in moto: una motovedetta classe 800 si è portata a Passoscuro ed ha perlustrato lo specchio acqueo antistante; c’era infatti la possibilità che il bambino fosse scivolato in acqua e trasportato verso il largo dalla corrente.

Sulla battigia, invece, è arrivato il personale dell’Ufficio marittimo di Fregene più il personale di Guardia della Capitaneria di Porto, con l’ausilio anche dei carabinieri di zona.

Allertati anche gli stabilimenti balneari, con il proprio personale di salvamento, per le ricerche.

Il lieto fine

Il piccolo è stato ritrovato, poco dopo, circa un chilometro e mezzo a sud, verso Maccarese, Gli uomini della Guardia Costiera hanno riconsegnato il bimbo nelle braccia dei genitori, visibilmente provati dall’esperienza.

Una storia a lieto fine, dunque, ma che deve far riflettere. Per la ricerca sono stati impiegati uomini e mezzi, con un costo altissimo per la collettività.

Un’emergenza evitabile

E’ evidente che in situazioni di emergenza qualunque cittadino chieda alle Istituzioni il massimo sforzo, ma è altrettanto evidente che forse maggiore attenzione e consapevolezza di ciò che si sta facendo avrebbe potuto evitare spavento ai genitori e costi allo Stato.

In termini operativi si potrebbe parlare di “prevenzione”, ma anche derubricando la considerazione alla semplice gita familiare si può comunque richiamare ad una maggiore “attenzione”, per non trasformare una piacevole giornata in un incubo.