Screening a Ostia: pressione alta per uno su tre e fibrillazione atriale asintomatica per 2 su 100
Dati preoccupanti dallo screening cardiologico gratuito condotto nello studio specialistico del professor Carlo Racani. Le raccomandazioni per chi può essere a rischio
Ostia – Pressione alta e fibrillazione atriale in soggetti asintomatici o comunque convinti di stare bene. Inducono a seria attenzione i risultati dello screening cardiologico gratuito che si è tenuto domenica 13 maggio presso lo studio del professor Carlo Racani, dirigente medico appartenente a una delle famiglie pioniere di Ostia.
L’iniziativa gratuita, dal titolo “Previeni l’ictus”, si è svolta dalle ore 9,00 alle 17,00 presso lo studio di cardiologia di via Vasco de Gama 66 con l’obiettivo di valutare l’eventuale presenza di fibrillazione atriale in pazienti asintomatici. E’ bene ricordare che la fibrillazione atriale è la forma più comune di aritmia e, di per sé, é una delle cause più frequenti di ictus.
Complessivamente soto stati sottoposti a controllo 105 soggetti in età compresa tra i 38 ed i 93 anni. Tutti sono stati sottoposti ad una valutazione elettrocardiografica del ritmo cardiaco, alla misurazione della pressione arteriosa, della saturometria e del peso corporeo.
In sintesi due pazienti totalmente asintomatici sono risultati portatori inconsapevoli di fibrillazione atriale; 24 soggetti hanno invece evidenziato aritmia extrasistolica. Un dato altrettanto rilevante é stato il riscontro di 34 soggetti con misurazioni pressorie superiori ai valori normali previsti.
A tutti è stato consegnato materiale informativo per la prevenzione di eventi cardiovascolari, oltre che i consigli più opportuni secondo la tipologia del caso. Al di là delle norme di stile di vita più indicate per ridurre i rischi e prevenire le patologie cardiocircolatorie, come l’eliminazione del fumo da sigaretta, una dieta povera di grassi, il controllo del colesterolo e della pressione arteriosa, sono stati dati preziosi suggerimenti sulla periodicità dei controlli sui sottoporsi, non solo in età avanzata ma anche giovanile, soprattutto in presenza di attività sportiva.
“Orientativamente – spiega il professor Racani che è anche responsabile dell’equipe medica di Aeroporti di Roma – riguardo alla fibrillazione suggeriamo un controllo cardiologico e in particolare del ritmo tutte le volte che si accusa un cardiopalmo o si percepiscono le semplici palpitazioni. Va ricordato che il vero pericolo connesso alla fibrillazione ed alle aritmie è quello della formazione di coaguli, che danno vita a trombi e emboli che possono avere esiti disastrosi. In generale, specie se si fa attività sportiva, suggeriamo una visita cardiologica almeno una volta l’anno. In presenza di anomalie del ritmo, il controllo va eseguito a breve termine. Sulla frequenza della misurazione della pressione arteriosa come cardiologi tendiamo a consigliare che nel benessere generale dell’individuo la misurazione può essere fatta un paio di volte al mese. In caso di ipertensione, di familiarità o di patologie connesse, la pressione va misurata da due a quattro volte a settimana”.
La fibrillazione atriale colpisce mediamente il 2% degli adulti e cresce con l’età: una persona su 4 oltre i 40 anni è a rischio. Le probabilità aumentano in presenza di età superiore a 65 anni, malattie di cuore, diabete, ipertensione, obesità, disfunzione tiroidea, broncopatia cronica, forti russatori con apnee notturne, abuso di bevande alcoliche e uso di sostanze stupefacenti.