Ostia, è giallo sull’affidamento di un tratto di spiaggia libera ai Cancelli
Cancelli di Castelporziano, un’associazione sportiva ha ricevuto dal Campidoglio 300 metri di fronte mare. Chiesti chiarimenti in X Municipio
Ostia – In uno dei Cancelli di Castelporziano sventola la bandiera della Roma Kite Academy, simbolo di “conquista” di un tratto di arenile di quella che è la più vasta spiaggia libera attrezzata d’Europa. Ma anche segno che il principio negato dall’Agenzia nazionale Anti Corruzione ANAC, ovvero l’impossibilità di affidare le spiagge libere di Roma, può essere in parte sovvertito.
Siamo al Terzo Cancello di Castelporziano. E’ qui dall’inizio della stagione balneare che il Comune di Roma, e per esso il X Municipio, hanno stabilito che la Roma Kite Academy può esercitare la sua attività. Sembrerebbe che l’amministrazione le abbia affidato un fronte mare di 300 metri lineari ma che l’associazione fosse interessata a non più di ottanta metri ovvero allo spazio strettamente necessario per la gestione di un corridoio di lancio dei kite e dei mezzi nautici. Corridoio che deve essere autorizzato dalla Capitaneria di Porto e della quale ordinanza, al momento, non si ha traccia.
Non ci ha traccia neanche della determina dirigenziale che affida per tutta la stagione estiva 2018 il Terzo Cancello di Castelporziano alla Roma Kite Academy che, stando a indiscrezioni, l’avrebbe ottenuto partecipando ad un bando pubblico. Nessuno intende mettere in discussione la competenza e la capacità degli istruttori di quella che è una delle scuole di kite surf più affermate del litorale romano ma, certo, è un giallo come si sia arrivati ad affidare un pezzo della spiaggia libera ad un gruppo privato che già durante l’inverno teneva i suoi eventi al Terzo Cancello.
L’ordinanza balneare firmata il 30 aprile dalla sindaca Virginia Raggi aveva già lasciato intendere la volontà dell’amministrazione capitolina di “trasformare” l’uso del Terzo Cancello. All’articolo 11 comma c) si legge che “l’attività del kite surf è vietata per tutta la stagione balneare su tutto il litorale di Roma capitale ad esclusione delle seguenti aree: … zona 2) tratto di litorale compreso tra il II ed il III Cancello della spiaggia libera di Castelporziano per un’estensione di fronte mare di 300 metri”. E’ singolare che la nuova area riguardi quel tratto di mare che, dunque viene sottratto all’uso dei bagnanti quando già a Castelporziano per la pratica di quello sport esiste da sempre (ed è stato riconfermato nella stessa ordinanza) “il tratto di litorale compreso tra il Canale Palocco ed il primo punto di ristoro della spiaggia libera di Castelporziano per un’estensione di 150 metri a partire dal Canale di Palocco, in corrispondenza del I cancello”.
Il video pubblicato in questa pagina mostra la bandiera che sventola sulla spiaggia del III Cancello dove uno straniero, evidentemente abusivo, propone ai bagnanti il noleggio di lettini a pagamento.
Come mai, c’è da chiedersi, per aumentare gli spazi dedicati al kite non si è pensato, per esempio, alla spiaggia che si trova sulla sponda destra del Canale dei Pescatori, zona tradizionalmente vocata alle attività marinare con la confinante Lega Navale? Peraltro, immaginiamo, la nuova scuola di surf sarà a pagamento e, non è un delitto, per gli affidatari la disponibilità di una spiaggia si rivelerà un vantaggio economico del quale sarebbe utile conoscere i ritorni per l’amministrazione e per la comunità.
Sulla vicenda hanno deciso di vederci chiaro i partiti dell’opposizione in X Municipio. Monica Picca, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha presentato al richiesta di accesso agli atti per “verificare la linearità e la trasparenza delle procedure, in considerazione del fatto che il Governo di questo Municipio ha finora negato la possibilità di affidare i servizi balneari sulle spiagge libere e garantire il comfort dei bagnanti”. “Se fosse vero ciò che ha scoperto ilfaroonline – dichiara Andrea Bozzi, capogruppo delle liste civiche autonomiste Orae Un Sogno Comune – saremmo di fronte ad un fatto gravissimo e sconcertante, perché si tratterebbe dell’ennesima operazione sulle nostre spiagge pensata di nascosto da un Consiglio Municipiale democraticamente eletto. Ho appena presentato un’interrogazione urgente a cui spero la Presidente Di Pillo e lo sfuggente Assessore all’ambiente Ieva si degneranno di rispondere nel prossimo Consiglio, nella stessa aula consiliare che abbiamo occupato due settimane fa proprio per contrastare la crescente omertà di chi pensa di essere autorizzato a fare come gli pare. E’ necessario fare chiarezza non solo su questo episodio ma sull’intera gestione della spiaggia libera di Castelporziano che versa in condizioni preoccupanti”.