Ardea, intervista al sindaco Savarese a un anno dal suo insediamento
Savarese, ‘la dichiarazione di dissesto, è stato un atto dovuto che ci permetterà di rilanciare economicamente, il nostro Comune’
Ardea – Abbiamo incontrato il Sindaco di Ardea, Mario Savarese, per fare insieme a lui un bilancio della sua gestione amministrativa, a quasi un anno da quando è stato eletto nel giugno del 2017.
L’intervista di cui alleghiamo, integralmente, l’audio registrato e per la quale ringraziamo il primo cittadino, ha toccato diversi punti che sono stati oggetto in quest’anno di attività amministrativa del M5S e spesso, anche motivo di dibattito molto acceso tra l’opposizione e la maggioranza, nonché motivo di discussione per i cittadini.
L’intento è quello di dare voce a chi amministra attualmente il Comune di Ardea per permettergli di esporre liberamente, motivandole, le azioni che lo stesso ha già intrapreso, che intenderà intraprendere e quelle per cui non è stato possibile ancora intervenire, relativamente, alle problematiche che Ardea vive. Di seguito riportiamo una sintesi scritta dell’intervista rilasciata dal Sindaco e che è ascoltabile, integralmente, come su accennato, cliccando a questo link – “Savarese, un anno di amministrazione comunale“
Bilancio della Gestione Savarese (Giungo 2017 – Maggio 2018)
In apertura, abbiamo chiesto al primo cittadino di farci una panoramica degli interventi che la sua Giunta ha messo in atto, sulla base delle criticità rilevate e come da lui evidenziato, ereditate dalle precedenti amministrazioni.
“Da oppositore, prima di essere eletto e sebbene esterno al Consiglio Comunale, – dichiara il Sindaco – con il nostro gruppo davamo già delle indicazioni precise in merito a bilanci che, secondo noi, non raccontavano esattamente, la verità. Quindi, il nostro primo proposito, una volta che ci siamo insediati, è stato quello di aprire i cassetti per andare a vedere, realmente, come stavano le cose e ci siamo resi conto che non erano come ce le avevano raccontate. Si facevano bilanci nei quali veniva detto che sarebbero state fatte determinate cose che poi, regolarmente, nel corso dell’anno non venivano mantenute“.
“Così – spiega Savarese – una volta che abbiamo avuto modo di guardare i conti, è venuta fuori la catastrofe più totale, legata non tanto alla situazione debitoria, bensì ad un fatto strutturale“.
“Fatto, – precisa il Sindaco – legato anche al numero elevato di abitanti che in estate arriva a circa 150.000 unità e per cui, il Comune non avendo risorse adeguate, a causa anche del mancato incasso delle tasse locali che, tra l’altro erano già state portate al massimo nelle precedenti gestioni, non permettono attualmente la copertura dei servizi che abbiamo anche dovuto tagliare“.
Poi, il primo cittadino ricorda che la precedente amministrazione, quella sotto la gestione di Luca Di Fiori, evidentemente, piuttosto che chiudere un bilancio che non si poteva chiudere, preferì dare le dimissioni e lasciare tre mesi il Comune in mano al Commissario Prefettizio che ha solo avuto il compito di accompagnare la Città fino alle elezioni di Giugno 2017.
Elezioni che hanno determinato la vittoria del M5S e che hanno permesso al Sindaco ed alla sua Giunta, di verificare se ci fossero i presupposti per evitare un dissesto finanziario. Cosa che, come conosciamo, stando anche a quanto dichiarato da Savarese e dettagliato in Consiglio Comunale dall’attuale Vice Sindaco e Assessore al Bilancio, Giovanni Colucci, è stato attuato da questa amministrazione nel mese di dicembre 2017 per evidenti impossibilità a garantire i servizi di base alla cittadinanza.
Un dissesto che lo stesso Sindaco ha considerato un fatto positivo, perché permette al Comune di ripartire da zero. In sintesi, è un “riassetto dei conti“, una situazione tecnica che permette all’amministrazione comunale di uscire dallo stato di crisi. Pertanto, secondo il Sindaco non ci sarà nessun ulteriore aggravio di spese sui cittadini che, neanche si accorgeranno di questa manovra, visto che già da tempo sono state portate al massimo le tassazioni, per cui tale dichiarazione di dissesto, non creerà ulteriori pesi all’economia dei cittadini.
“Noi – prosegue Savarese – vogliamo tornare a garantire quei servizi di base che spettano di diritto ai cittadini e il dissesto è uno strumento che ci permetterà di realizzare tale progetto“.
Il territorio e i problemi da risolvere
Laddove il dissesto è considerato quale strumento per azzerare i conti e far ripartire la macchina amministrativa con maggior equilibrio economico-finanziario, secondo quanto affermato dal Sindaco, è anche vero che la cittadinanza si aspetta che il Comune intervenga, comunque, su molte problematiche di cui il territorio è sofferente, quali la copertura dei servizi per i disabili: oggetto tra l’altro di accese proteste nell’inverno scorso da parte di genitori di ragazzi con disabilità culminate con l’occupazione della Sala Consiliare, Sandro Pertini; la sicurezza: sono in aumento i furti nelle abitazioni di privati e nelle attività commerciali; la viabilità: che vede molti pendolari spostarsi “per” e “da” Roma, giornalmente, con ingenti difficoltà causate dalla scarsa, se non inesistente in alcuni tratti, manutenzione stradale.
Viabilità che, nei mesi estivi, fa collassare il traffico nella zona per l’aumento esponenziale delle persone sul territorio e che, comunque, penalizza coloro che si muovono nel comune di Ardea anche solo per recarsi negli unici uffici comunali aperti e per i quali si devono percorrere anche 20 km. di strade dissestate e mal servite da mezzi di trasporto pubblici; l’ambiente: allarme per i dati rilevati dall’ARPA Lazio, che rilevano acque inquinate nei tratti di mare di competenza del Comune rutulo; l’abusivismo commerciale e residenziale: la bonifica di un’intera area di 736 ettari dove ricadono da anni edifici abusivi di attività imprenditoriali e residenziali.
Il Sindaco ha confermato l’evidente stato dei problemi su elencati, che penalizzano l’intero territorio e la qualità di vita dei cittadini e nel contempo, ha dato una sua lettura in merito.
Intanto, riguardo i servizi ai disabili, ha tenuto a precisare che, come accaduto già quest’anno, dove sono state trovate con enorme impegno le risorse per coprire tale servizio, anche per il futuro verrà fatto altrettanto.
“Riguardo l’ambiente – dichiara Savarese – e nello specifico l’inquinamento delle acque, i dati rilevati dall’ARPA Lazio non sono veritieri ed evidenziano una media dei valori raccolti negli ultimi anni. Per avere una chiara e attendibile lettura dei dati rilevati, è bene visitare il sito del Ministero della Salute. Noi abbiamo sei fossi che riversano acqua in mare e c’è la falsa idea che siano i depuratori a non funzionare, mentre da questi esce un’acqua cristallina“. E laddove c’è da considerare che Ardea è penalizzata anche da possibili scarichi abusivi che vengono fatti a monte della Città, ovvero, già da sotto le pendici dei castelli romani, fossi e ruscelli arrivano a scaricare le loro acque, con tutto ciò che trasportano, sulle coste del Comune rutulo.
“E’ altresì pensabile che, – evidenzia il Sindaco – alcuni nostri cittadini, non essendo allacciati alla fogna, possano scaricare liquami nei fossi“. Ciò nonostante, Savarese ci tiene a tranquillizzare i cittadini, indicando che l’80% dei 9 km di costa nel Comune di Ardea, sono balneabili e che, comunque, verranno attivati maggiori controlli sullo stato dei luoghi e degli scarichi abusivi nel territorio.
Anche l’area di 736 ettari de “Le Salzare”, di cui si parla da anni e su cui pesa, come una “spada di Damocle”, il fenomeno dell’abusivismo commerciale e residenziale, è un problema che il Sindaco dice di aver già preso in carico per la sua risoluzione, attraverso l’attivazione di un ufficio strategico che permetterà di studiare e di valutare quali edifici potranno essere regolamentati e quali terreni essere assegnati definitivamente, a privati e per cui gli effetti di questi interventi si vedranno già nei prossimi mesi. “Comunque – dichiara il Sindaco – anche laddove non sarà possibile sanare alcune situazioni immobiliari che non permettono tale procedura, non lasceremo certamente, le persone in mezzo ad una strada. Troveremo una soluzione, non possiamo creare un problema sociale per centinaia e forse migliaia di persone. Abbiamo tutto l’interesse a risanare l’area de ‘Le Salzare’, perché ciò comporterà maggiori entrate per le casse del Comune, sotto forma di tasse locali che verranno tramutate in servizi per i cittadini“.
La viabilità e le strade dissestate sono i problemi più evidenti di Ardea e riguardo a questo triste fenomeno, Savarese puntualizza che il disagio è dovuto dal fatto che le strade sono sempre state realizzate male dalle ditte appaltatrici che avevano il compito di crearle e/o manutenerle; di terzi (spesso costruttori) a cui sono stati affidati i lavori come opere accessorie a scomputo di oneri di urbanizzazione e per le quali l’amministrazione non si è preoccupata in passato di fare il controllo di qualità dei lavori eseguiti. Quindi, ecco perché molte altre strade comunali ancora sterrate, attendono da oltre 10/12 anni di essere asfaltate.
Tale onere sarebbe stato dei costruttori a cui erano stati rilasciati regolari permessi di edificabilità ma, spiega Saverese – “con troppa facilità sono state rilasciate dall’Ente tali concessioni, senza che l’amministrazione stessa si preoccupasse di verificare che tali opere infrastrutturali, fossero state realizzate: piazze, marciapiedi, fogne, ecc.“. Sulla questione, il Sindaco precisa inoltre, che servirà molto tempo, purtroppo, per risolvere questi problemi, per cui non sarà sufficiente una sola legislatura.
“Il problema delle buche nellestrade – afferma il Sindaco – noi lo risolveremo solo quando saremo in grado di eseguire integralmente i lavori a regola d’arte e per ora, possiamo solo limitarci a tapparle, cercando di fare il possibile in base alle economie di cui il Comune, attualmente, può disporre. La manutenzione annuale (chiudere le buche), prevede un costo di 500.000 euro da gestire per 72 km di strade nel nostro comune. Una cosa è certa, anche se ora non possiamo permetterci di intervenire radicalmente su tutte le strade di Ardea, garantiremo, ugualmente, uno stato decoroso delle vie carrabili nel nostro Comune“.
Sulla sicurezza, il Sindaco esprime perplessità riguardo la richiesta, avvenuta già da tempo di un aumento delle forze dell’ordine, perché questo non risolverà, secondo lui, il problema.
“Noi dobbiamo rendere ‘inappetibile’ questo territorio alla malavita – dichiara il Sindaco -. Una microcriminalità –ladri di galline li definisce – che, comunque, fa ingenti danni. Dobbiamo combattere il degrado. E’ la teoria delle finestre rotte. Se ripariamo quelle finestre, nessuno si introduce in quella finestra rotta alla vista di tutti. Purtroppo, lo stato di degrado in cui verte il Comune di Ardea, non fa altro che attirare i malintenzionati in questo territorio. Bisogna agire, principalmente, sulla qualità dello stato dei luoghi e della vita ad Ardea, per combattere il degrado ed allontanare chi vuole approfittare di ciò per delinquere e questo, è un compito che spetta anche ai cittadini“.
Quindi, il degrado, secondo quanto espresso dal Sindaco è dovuto anche alla mancanza del senso civico di molti cittadini i quali, laddove potrebbero e dovrebbero mantenere un stato decoroso i luoghi adiacenti le proprie abitazioni, si esimono dal farlo.
In conclusione, il Sindaco dietro una nostra esplicita richiesta, in merito a possibili rapporti diretti con il costituendo Governo Lega/M5S che dovrebbe concretizzarsi a breve, ci risponde che non vede particolari vantaggi per il Comune di Ardea se non il fatto che, con il M5S al Governo, si potranno, sicuramente, attivare ed intensificare i rapporti per un dialogo continuo tra Ente locale e Stato.
(Il Faro on line)