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Vertice Usa-Coree, a rischio l’incontro tra Kim Jon-un e Trump

23 maggio 2018 | 02:25
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Vertice Usa-Coree, a rischio l’incontro tra Kim Jon-un e Trump

Alla Casa Bianca la stretta di mano tra il tycoon e il presidente della Corea del Sud. Pompeo: “Faremo il possibile affinché l’incontro avvenga”

Washington – Trump ha ricevuto il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in. Un incontro propedeutico a quello tra il tycoon e Kim Jon-un, fissato per il 12 giugno a Singapore, ma che rischia di saltare.

Solo una settimana fa, Pyongyang aveva minacciato di annullare lo storico incontro perché “indisponibile a sottoscrivere un accordo sulla denuclearizzazione dettato unilateralmente dagli Usa”.

Dichiarazione accompagnata dalla cancellazione, all’ultimo minuto, delle trattative di alto livello con una delegazione sudcoreana.

Moon, che inizialmente doveva solo assicurarsi che il summit si tenesse come previsto a giugno, nello Studio Ovale non ha potuto fare altro che dire al leader americano: “Tutto è nelle sue mani“.

Dunque, sarà il Presidente Usa a decidere cosa fare dopo il cambiamento di rotta della Corea del Nord. Rimescolando le carte in gioco, Trump ha dichiarato che ci sono “considerevoli possibilità” che l’incontro storico con Kim Jong-un non si verifichi nella tempistica prevista.

Poi ha aggiunto: “Questo non significa che la cosa non funzionerà in un certo arco temporale”. Il leader degli Usa esige il rispetto di “determinate condizioni” per il summit. Ma se l’incontro non ci sarà il 12 giugno, “potrebbe esserci più avanti”, ha concluso.

Today, it was my great honor to welcome President Moon Jae-in of the Republic of Korea to the @WhiteHouse!???? pic.twitter.com/yvOxNiA1DM

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 22 maggio 2018

Ma a Washington la speranza che l’incontro possa realizzarsi nei tempi stabiliti è ancora viva. Ne è convinto il nuovo segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che ha dichiarato: “Faremo tutto il possibile e tutto quello che serve perché questo meeting ci sia e abbia successo”.

Nonostante Trump abbia ventilato l’ipotesi di far slittare l’incontro, Pompeo si è detto ottimista: “Stiamo ancora lavorando sul 12 giugno“.

E, mentre la diplomazia fa il suo lavoro, ci ha pensato il vicepresidente americano Mike Pence a tenere alta la tensione tra i due Paesi. In un’intervista alla Fox, ha infatti avvertito Kim: “Sarebbe un grave errore prendere in giro Donald Trump” perché per la Corea del Nord, in assenza di un accordo, si profila “il modello libico”.

Era stato il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, John Bolton, ad indicare il “modello libico” come opzione mentre il tycoon ha offerto a Kim protezione in cambio della denuclearizzazione visto che Muammar Gheddafi è stato catturato ed ucciso nel 2011, poco dopo l’intervento Nato nel Paese.