Usa, migliaia di bambini tolti ai genitori immigrati al confine col Messico

Washington – Dopo l’entrata in vigore della politica di tolleranza zero dell’amministrazione Trump contro l’immigrazione clandestina si contano circa duemila i bambini separati dalle loro famiglie al confine tra Usa e Messico dal 19 aprile al 31 maggio, .

A riportarlo sono gli stessi media statunitensi, citando i dati del Dipartimento per la sicurezza interna, sullo sfondo delle polemiche per la violazione dei diritti dei bambini, denunciata anche dall’Onu.

“È una politica immorale, atroce”, tuona su Twitter l’influente senatrice dem, Dianne Feinstein.

L’attorney general Jeff Sessions, nei giorni scorsi, aveva scomodato anche la Bibbia per giustificare la necessità di rispettare rigorosamente la legge.

Il provvedimento, che riguarda le famiglie che tentano di attraversare il confine tra i due Paesi, porta all’arresto di queste persone, con seguente incriminazione e processo per i genitori (inclusi i richiedenti asilo politico).

I minori, invece, vengono sottratti ai genitori e trasferiti in centri gestiti dai servizi sociali.

Per far fronte all’emergenza, l’amministrazione Usa approva la costruzione di una tendopoli lungo la frontiera texana proprio per ospitare i minori migranti sotto la custodia del governo statunitense.

La tendopoli sarà realizzata a 55 chilometri a sud di El Paso, e accoglierà 360 bambini; la struttura andrà a sommarsi ad altri circa 100 centri sparsi per tutto il Paese, molti dei quali già al limite.

Al momento, la tendopoli più grandi del Texas ospita oltre mille ragazzi tra i 10 e i 17 anni.

L’obiettivo del Presidente Trump, con questa legge, è quello di scoraggiare i messicani dall’attraversare il confine con gli Usa.

(Il Faro online)