Ardea ospita la fase preliminare della finale nazionale C.S.E.N. di SoftAir – ‘Tiro Tattico Sportivo’
L’evento sarà motivo per aprire al pubblico le aree archeologiche e far conoscere il patrimonio storico culturale di Ardea
Ardea – Il prossimo 23 giugno Ardea sarà al centro di una particolare “caccia al tesoro“: è quella del C.P.S. Latina che ha organizzato in città la fase preliminare della finale nazionale C.S.E.N. di SoftAir, una disciplina sportiva nota anche come tiro tattico sportivo. In sintesi, questa attività si basa sulla simulazione, più o meno fedele, di tecniche, tattiche e usi militari.
C.S.E.N. è l’acronimo di “Centro Sportivo Educativo Nazionale” ed è un’associazione senza scopo di lucro che opera sull’interno territorio Italiano. L’Ente, promuove e propaganda l’attività sportiva con l’obiettivo di rendere la stessa accessibile a tutti e per tutti.
Contribuisce a creare una sana cultura dello sport, basata sui valori del rispetto reciproco, dello sviluppo dell’educazione fisica e della salute.
Favorisce lo sviluppo delle società sportive, in collaborazione con il C.O.N.I., Le Federazioni Sportive, la Scuola, gli Enti Locali (Regione, Comune, Città Area Metropolitana – Ex Provincia), le forze sociali e politiche, nonché le Associazioni di altri Paesi. E’ un Ente che conta circa 1.600.000 Soci, Dirigenti, Tecnici, Atleti, Amatori.
Per l’occasione il C.P.S. (Centro Provinciale Sportivo) Latina, che si richiama agli stessi scopi del C.S.N.E., ha deciso di realizzare un’iniziativa che porterà centinaia di persone a conoscere le ricchezze del patrimonio archeologico locale.
Tali aree archeologiche, saranno aperte al pubblico per permettere la consegna delle informazioni utili per la “caccia” (attività sportiva), che sarà poi svolta in aree private.
I siti di interesse culturale sono quelli dell’Ipogeo, di Casalinaccio, delle Conce, della scalinata di via Catilina, del parco delle Vittorie.
“Stiamo raccogliendo diverse opportunità per valorizzare le aree archeologiche – ha spiegato il sindaco di Ardea Mario Savarese – ecco perché abbiamo deciso di accettare il progetto dell’associazione. Nulla sarà fatto nelle aree se non la consegna degli elementi della ‘caccia’. L’obiettivo è proprio quello di farle conoscere a chi viene qui per questo particolare ‘turismo sportivo’. Mi auguro che questa sperimentazione possa avere successo“.
(Il Faro on line)