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Cronaca Locale
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Intervista a Baccini, ‘In Consiglio per arginare una politica rapace e senza scrupoli’

25 giugno 2018 | 15:08
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Intervista a Baccini, ‘In Consiglio per arginare una politica rapace e senza scrupoli’

Dopo il ballottaggio, le strategie per il futuro: “Onorare chi ha creduto nel progetto, è nata una nuova comunità politica’

Fiumicino – Il giorno dopo le elezioni c’è un sindaco eletto, Esterino Montino, e uno sfidante che pur avendo incassato più preferenze rispetto al primo turno, ha dovuto cedere il passo per lo scranno più alto del Comune, Mario Baccini. E’ stato un periodo durissimo, con veleni evidenti, tentativi di avvicinamento mai andati in porto, ruggini da scrostare, avversari da contrastare, voti da recuperare. Il sindaco eletto avrà modo di far sentire la propria voce dalla piazza in cui festeggerà la riconquista di via Portuense, ma l’analisi del voto di Baccini su questa tornata elettorale – soprattutto dal punto di vista politico – è un punto di vista interessante da conoscere. Per questo lo abbiamo contattato.

Mario Baccini quale è il vero dato politico che ha registrato a 24 ore dal voto secondo la sua analisi?

“La vera novità è quella della nascita di una nuova comunità politica che affonda le sue radici nel civismo ispirato ai valori di centrodestra e si candida a migliorare l’offerta che oggi c’è a Fiumicino, come comunità formata da giovani, uomini, donne e animata da sentimenti autentici che sono espressione di una volontà che non si rassegna a lasciare la propria città nelle mani di una politica rapace e, in alcuni casi, senza scrupoli“.

Facciamo un’analisi del voto: si ritiene soddisfatto?

“Il primo turno è stato un grande successo perché abbiamo vinto contro tutti. Al ballottaggio abbiamo addirittura aumentato i consensi di circa 1500 voti, costruendo un gruppo dirigente che vale 10.315 voti. Abbiamo rotto schemi e meccanismi che, in alcuni casi, a Fiumicino hanno superato i livelli di guardia. La prima fase è stata completata, ora, siamo pronti a scrivere una nuova pagina con l’entusiasmo di chi non si rassegna a lasciare la città nell’incuria e nell’abbandono, tenendo conto che Fiumicino potrebbe diventare una delle prime città in Italia per qualità della vita e sviluppo. Noi siamo fortemente alternativi ad una politica che alimenta i desideri senza soddisfare i bisogni”.

Quale sarà il suo futuro e quello di chi l’ha sostenuta?

“Sarò presente in consiglio comunale a Fiumicino. Voglio onorare chi ha creduto nel nostro progetto e darò voce a tutte quelle persone che oggi si sentono escluse dalle scelte della amministrazione comunale ed in modo particolare alle località del Nord del comune che vivono in una condizione di disagio inaccettabile. In particolar modo cercheremo di interpretare anche le ragioni del 60 per cento degli elettori che non sono andati a votare. Abbiamo piantato un seme in un terreno che fino ad oggi sembrava arido. Nei prossimi giorni stabiliremo un modello organizzativo per consolidare il risultato e creare le condizioni per essere pronti ad affrontare il futuro.

La nostra sarà un’opposizione ferma e decisa – conclude – ma mai contro Fiumicino. Ho convocato per fine mese una conferenza organizzativa delle liste e delle associazioni che mi hanno sostenuto per strutturare una presenza capillare sul territorio. La nostra scommessa parte da domani perché con il gruppo consiliare porteremo avanti tutte le iniziative proposte nel programma elettorale”.