Piazza Anco Marzio, in vendita un pezzo di storia di Ostia
La proprietà mette in vendita porzione dei famosi villini di piazza Anco Marzio. Prezzo richiesto: 1,4 milioni di euro
Ostia – I villini di piazza Anco Marzio cercano un acquirente. La storica coppia di edifici gemelli, noti agli ostiensi come i Villini Rossini e oggi denominati Villa Papagni, è oggetti di un annuncio di vendita: si cerca un compratore della nuda proprietà per metà dell’intera struttura.
“Vendesi nuda proprietà – Prestigiosa porzione di villa storica su tre livelli fronte mare lungomare Paolo Toscanelli piazza Anco Marzio”. Questo il testo dell’annuncio esposto presso l’agenzia immobiliare e corredato dalla fotografia del complesso, probabilmente l’edificio privato più conosciuto di Ostia. Le trattative, ovviamente, sono riservate ma stando ad autorevoli indiscrezioni il prezzo richiesto è di 1,4 milioni di euro per una superficie complessiva di 335 metri quadrati coperti più la metà del giardino (di mille metro quadrati) e parte della scalinata d’accesso in comune con l’edificio gemello. Dopo quella di Villa Egle, altra palazzina d’epoca del lungomare, anche lei in vendita come puoi scoprire in questo articolo, è un altro pezzo di storia che cerca un acquirente.
Quelli che gli ostiensi ancora chiamano i Villini Rossini, prendono il nome dalla famiglia che ne fu proprietaria per molti anni dopo la costruzione, datata 1927. Progettati dall’ing. Augusto Antonelli, dal punto di vista del linguaggio architettonico appartengono al momento di transizione tra il “barocchetto” ed il Novecento. A tal proposito scrive Luca Creti nel volume “Il Lido di Ostia” (2008, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato), “nella commistione tra le forme medievali e del Seicento romano, evidenziano un forte ecclettismo, i cui stilemi rappresentano forse l’elemento di maggior richiamo per goli osservatori , emotivamente coinvolti dal compenetrarsi delle superfici, dal susseguirsi di forme rette e curvilinee, di terrazzini, di nicchie, di statue, di corpi scala, di torrette, di colonnine, di aperture ad arco”. L’originale linea architettonica ha anche ispirato registi cinematografici che hanno usato i Villini Rossini come fondale di diverse scene, per esempio su “Amore Tossico” (Claudio Caligari), su “Anni ’90 Parte II” (Enrico Oldoini), “Camere da letto” (Simona Izzo) e proprio nei giorni scorsi “Suburra – La serie 2” (Andrea Molaioli).
La storia più recente dei villini gemelli di piazza Anco Marzio rivela una vicenda umana di grande fascino e riscatto sociale. Dopo un lungo periodo di abbandono – nel quale il club dei tifosi della AS Roman aveva occupato lo scantinato – nel 1990 i Villini Rossini sono stati acquistati e ristrutturati da Antonio Papagni, grossista di alimentari pioniere di Ostia da non confondere con il presidente Federbalneari, ingegner Renato. Come racconta il volume “Ostia ieri e oggi” in vendita su amazon.it, si avverava il sogno di una vita di Antonio Papagni che da bambino lavorava come cascherino nella pizzicheria Riposati di piazza Anco Marzio e, facendo le consegne a chi viveva nei villini, si interrogava se un giorno mai sarebbe riuscito a conquistare quella posizione sociale e quella proprietà. Un sogno che si è avverato e che, almeno in parte, potrebbe diventare il sogno di qualcun altro.