Le ceramiche di Olga Bitetto sulla nuova rotonda di Via degli Orti
L’assessore Caroccia: “Abbiamo preferito questo ad un’area verde perché le piante avrebbero potuto creare disagi in questo tratto molto trafficato”
Fiumicino – In via di conclusione i lavori della rotonda di Via degli Orti, a ridosso del Ponte 2 Giugno. Ad abbellire l’opera due muretti decorativi arricchiti dalle meravigliose ceramiche di Olga Bitetto, diventata famosa a Fiumicino per essere l’artista che ha forgiato il “piatto ricordo” del venticinquennale del Comune.
Ma la Signora delle ceramiche, ha alle spalle una carriera prestigiosa, studi rigorosi, e continua a proporre il suo estro passando tra tradizione e innovazione, tra recupero delle tipicità regionali e nuove proposte. E’ una delle eccellenze di Fiumicino, spesso poco conosciute.
Olga nasce come grafica artistica, fino a che decide insieme a un’amica ceramista di aprire una prima bottega a Mostacciano. Ha insegnato Tecnologia della ceramica a Roma, Napoli, in Puglia. Poi ha proseguito la sua vita d’artista sganciandosi dalla primordiale compagna di viaggio, per approdare a Fiumicino.
Ora le sue opere adornano la nuova rotonda di via degli Orti. Inizialmente si era pensato ad un’area verde, ma “abbiamo preferito evitare di creare un’area verde, perchè la sua posizione, al centro di una delle aree più trafficate di Fiumicino, avrebbe creato una serie di disagi alla circolazione durante le operazioni di innaffiamento e manutenzione. Abbiamo quindi preferito fare una scelta diversa, che andrà ad armonizzarsi con gli elementi decorativi”, aveva spiegato nelle scorse settimane l’assessore ai lavori pubblici Angelo Caroccia.
Niente piante quindi, ma due grandi strisce decorative realizzate con maioliche in ceramica, dipinte a mano, posizionate lungo il perimetro della rotatoria, su muretti rivestiti in laterizio romano. Lo stile riprenderà quello dei mosaici classici in bianco e nero, mentre i soggetti rappresentati saranno il Porto di Traiano e lo scorcio di via Torre Clementina, secondo il disegno originario del Valdier.
(Il Faro online)